Napoli, de Magistris e Borriello in coro: «Così riapriamo la piscina Galante a Scampia»

Napoli, de Magistris e Borriello in coro: «Così riapriamo la piscina Galante a Scampia»
Lunedì 25 Novembre 2019, 12:44 - Ultimo agg. 26 Novembre, 15:48
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«Stiamo monitorando la situazione della piscina Galante di Scampia. Purtroppo la piscina è al momento inagibile». Così in un tweet il sindaco Luigi de Magistris. «Prima di iniziare l'iter per un nuovo affido, dobbiamo quantificare precisamente i lavori per la messa in sicurezza. Nei prossimi giorni avremo la risposta dei tecnici», aggiunge.

Sul caso interviene anche l'assessore allo Sport Ciro Borriello, che prova a fare chiarezza con una lunga nota: «Spiace dover constatare che, ancora una volta, si provi a personalizzare una notizia, nota da più di un mese, provando a dare al sindaco di Napoli responsabilità che non ha. Spiace ancora di più che si provi a delegittimare l’amministrazione comunale in un settore, lo Sport, al quale abbiamo dato enormi attenzioni e risorse con risultati riconosciuti e sotto gli occhi di tutti».

E veniamo ai fatti: «La piscina Galante di Scampia - ricorda Borriello - è parte di un accordo della fine degli anni '90  tra il Comune e il Coni, la Federazione di Nuoto e le Associazioni sportive. La piscina Galante quindi fu assegnata al Consorzio G.I.S. - Associazione ASD Nantes Club Vomero, con un canone a tariffa agevolata affinchè la società si facesse carico anche degli aspetti manutentivi e funzionalità a norma della stessa. Non solo tutto questo non è mai stato realizzato al fine di garantirne i requisisti minimi di qualità e sicurezza, ma le Società si sono rese anche fortemente inadempienti sul canone da versare, arrivando ad un contenzioso di circa 100 mila euro col Comune di Napoli. Continuando in un atteggiamento incurante e  inosservante di quanto dovuto, nonostante i reiterati inviti di adempimento e le possibilità di rateizzo che le avevamo oofferto. L'amministrazione si è quindi vista costretta a revocare l’ affidamento  per morosità  ed a chiudere temporaneamente la struttura, per determinarne una nuova assegnazione e soprattutto le condizioni di messa in sicurezza. Non lasciando fuori la fascia più sensibile, ovvero i ragazzi disabili che vi afferivano e consentendo loro di poter continuare gratuitamente le loro attività presso la piscina comunale Nestore. Le polemiche di queste giorni appaiono pertanto del tutto fuorvianti e strumentali. Noi pensiamo ai fatti e di questo ci piace parlare alla città. Abbiamo appena richiesto ai nostri uffici tecnici di redigere un computo metrico per capire i costi e strumenti per ripartire».

E adesso? «Entro la prossima settimana - continua Borriello - l'amministrazione comunale proporrà con la Federazione Italiana Nuoto e la rappresentanza istituzionale del territorio, una nuova procedura di gestione della piscina, affinché non sia ulteriormente sottratto alla comunità un presidio pubblico sportivo dalla forte valenza inclusiva. Due le ipotesi allo studio: avviso pubblico aperto a tutti i soggetti che posseggono determinati requisiti, oppure co-gestione  con la Fin. In entrambi i casi chiunque risulterà aggiudicatario potrà mitigare gli effetti del canone locativo facendosi carico dei requisiti di riqualificazione della struttura, allo stato deficitaria. Siamo quindi al lavoro per ripristinare le condizioni territoriali preesistenti alla chiusura della piscina, introducendo una modalità di gestione trasparente, dinamica e rispondente ai necessari criteri di sicurezza».

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