Duecentocinquanta sono le persone che hanno partecipato al pranzo il cui menù è stato: antipasto di bruschetta al pomodoro, primo di pasta e fagioli con frutti di mare, secondo salsicce e patate e sushi e per finire come dolce i fiocchi di neve. «Sosteniamo con orgoglio queste iniziative e ringraziamo i ristoratori e la Caritas per questo momento di solidarietà - ha detto l'assessore comunale al Welfare, Monica Buonanno - La città risponde alla povertà con politiche di inclusione serie perché noi curiamo queste persone non solo a Natale ma quotidianamente attraverso l'impegno delle unità di strada, degli assistenti sociali e di tutti i nostri servizi».
Ad allietare il pranzo dei senza fissa dimora, un piano e il Coro del Teatro San Carlo che hanno regalato loro alcune arie di opera e tradizionali canti natalizi. «Noi da anni abbiamo aperto le porte del San Carlo ai nostri fratelli più deboli - ha sottolineato il soprintendente, Rosanna Purchia - non perché questo gesto risolve i problemi ma per dare loro un momento di calore e di bello.
Quest'anno è stato il San Carlo a uscire fuori e a venire incontro a chi vive condizioni di difficoltà sociale».