Napoli, pugni contro il bus a Pianura: vetri sfondati e paura a bordo

Un pugno contro il finestrino in via Pablo Picasso

Vetri sfondati e paura a bordo
Vetri sfondati e paura a bordo
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Martedì 12 Dicembre 2023, 11:00 - Ultimo agg. 15:35
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Pianura, ore 22, pugni contro il finestrino di un bus dell'Anm, vetri in frantumi e paura a bordo. Se l'evento fosse stato registrato in una qualunque altra zona della città, questo sarebbe semplicemente il racconto di uno dei tanti momenti di assurda violenza che ci circondano quotidianamente.

Però l'evento s'è verificato contro un bus della linea R6, in via Pablo Picasso, e allora lo scenario cambia: perché negli ultimi venti giorni in quella stessa zona della città sono già stati registrati altri due avvenimenti violenti. 

L'evento si è verificato sabato scorso quando le dieci di sera erano passate da qualche minuto.

A via Pablo Picasso un uomo è sceso alla fermata e, senza alcun motivo apparente, ha sferrato un pugno contro il finestrino del bus mandandolo in frantumi, per poi allontanarsi indisturbato.

Per fortuna le schegge di vetro non hanno colpito l'autista né i passeggeri che hanno vissuto solo un grande spavento, senza spiegarsi i motivi di quel che era appena accaduto. L'autista è stato costretto a fermare la corsa e ha invitato i passeggeri a scendere mentre avvisava la sala operativa dell'Anm per far scattare la richiesta di intervento delle forze dell'ordine. I filmati registrati dalle telecamere di bordo sono sotto esame nel tentativo di identificare l'aggressore. 

Sono altri due gli eventi violenti che ha subito l'Anm nel quartiere di Pianura negli ultimi venti giorni. Il primo risale all'ultima decade di novembre quando una baby gang prese di mira un autobus in uscita dallo stazionamento di Pianura e portò un assalto a colpi di pietra distruggendo i vetri del mezzo. In quell'occasione si trattò di un blitz preordinato perché gli autori rimasero nascosti dietro vegetazione e alberi fino al momento in cui l'autobus arrivò nelle vicinanze e, restando nascosti, diedero vita al fitto lancio di sassi per poi disperdersi con rapidità.

Dopo una settimana è stato portato a termine il raid più clamoroso. Un gruppo di ragazzi in ciclomotore, dopo aver raccolto sassi e sampietrini, ha percorso gran parte del territorio di Pianura, spingendosi fino alle propaggini di Soccavo, distruggendo le vetrate di ogni singola fermata. In tutto, in una sola notte, vennero mandate in frantumi nove pensiline dell'Anm. I teppisti agirono indisturbati e, con matodo, si fermarono davanti ad ogni fermata colpendo con violenza (e con molte pietre) i vetri antisfondamento fino a mandarli in frantumi.

Probabilmente durante l'assalto all'ultima fermata presa di mira, quella dell'inizio di via Epomeo a Soccavo, c'è stato un motivo di disturbo all'azione (il transito di auto o il richiamo dal balcone di qualche residente) che ha convinto il gruppo di teppisti a concludere il raid notturno. Anche per questa vicenda l'Anm ha sporto denuncia e sono in corso indagini. 

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Sulla questione delle aggressioni e degli atti teppistici è in campo, con vigore, il sindacato Usb che già da tempo chiede la convocazione di un comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per prendere decisioni a tutela dei lavoratori e dei passeggeri: «Ormai le aggressioni e gli atti vandalici nei riguardi del personale front line e dei beni aziendali pubblici dell'Anm sono diventati una triste abitudine, incontrollata e soprattutto impunita - ha detto Marco Sansone dell'esecutivo confederale regionale USB Campania - Solo pochi giorni fa denunciammo la vandalizzazione di ben 9 pensiline dell'Anm proprio nella stessa zona in cui è stato frantumato il vetro della porta anteriore dell'autobus linea R6, ma evidentemente il mancato presidio del territorio, il degradante abbandono delle istituzioni, la mancanza di sicurezza che si avverte soprattutto in alcune periferie e l'impunità di chi commette questi gesti, rendono episodi del genere sempre più frequenti».

Il sindacalista Usb rilancia anche la richiesta di intervento a livello territoriale: «Non ci resta che denunciare anche stavolta, e portare solidarietà all'ennesimo lavoratore vittima di violenza gratuita - ha chiosato Sansone - ma riteniamo assurdo che la nona Municipalità di Napoli, Soccavo-Pianura, continui a restare in silenzio davanti ad episodi che, oltre a mettere in serio pericolo cittadini e lavoratori, umilia ulteriormente la dignità e la qualità della vita di chi abita queste periferie partenopee». 

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