«Killer in sella a cinque moto
così hanno ammazzato Genny»

«Killer in sella a cinque moto così hanno ammazzato Genny»
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 10 Settembre 2015, 08:20 - Ultimo agg. 08:46
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Non erano due pistoleri isolati. Anzi. Sembra che fossero in tanti, almeno una decina, in coppia su cinque moto, tutti rigorosamente armati. Non hanno agito come due kamikaze improvvisati, ma si sono mossi in modo compatto, sapendo bene che tipo di reazione avrebbero provocato e assicurandosi la copertura delle retrovie.



E soprattutto: hanno sparato nel mucchio, badando poco alla storia di quelle sagome ferme o in fuga, pensando poco alle loro vite. Hanno agito con un solo obiettivo: fare un’azione di forza, mostrare i muscoli in un territorio controllato dal clan Sequino e poco importa se poi alla fine del raid resta qualcuno a terra.



E poco importa se questo qualcuno ha 17 anni e non è neppure da considerare un soldato di camorra. Eccola la ricostruzione del delitto di Gennaro Cesarano, il minorenne ucciso in piazza San Vincenzo alla Sanità domenica scorsa.



Alba di sangue e terrore camorristico, su cui gli inquirenti stanno raccogliendo un tassello per volta. In questi due giorni, sono stati sentiti in Questura amici e conoscenti di Genny, selezionati sulla scorta di informazioni raccolte sul territorio. In sintesi, in questura sfilano almeno quattro potenziali testi dell’agguato di domenica mattina, quelli che sono riusciti a schivare proiettili esplosi da almeno due pistole (refertati due calibri differenti dalla scientifica del primo dirigente Fabiola Mancone). Diciotto colpi, un morto e tante persone in fuga.



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