In particolare le indagini hanno consentito di accertare che nel gruppo di ragazzi che al momento dell'omicidio sostavano in piazza in compagnia di Cesarano, vi era un giovane armato che non aveva risposto al fuoco del commando dei Lo Russo.
Genny, estraneo alla criminalità organizzata, fu ucciso - come hanno accertato le indagini - per effetto di una cosiddetta «stesa» (sparatoria a scopo intimidatorio) di elementi del clan Lo Russo in risposta ad un'analoga azione del gruppo criminale Esposito-Genidoni. All'identificazione di Bacio Terracino si è giunti grazie alle attività di intercettazione ambientale svolte nell'immediatezza, ed in particolare grazie ai dialoghi registrati all'interno della autovettura in uso agli amici della vittima, soggetti che - alla stregua delle indagini successivamente espletate - sono stati indagati del delitto di false informazioni al Pubblico Ministero.