Napoli, mancano gli infermieri e le ambulanze restano soltanto con l'autista

Napoli, mancano gli infermieri e le ambulanze restano soltanto con l'autista
di Melina Chiapparino
Martedì 27 Aprile 2021, 08:30 - Ultimo agg. 19:34
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Ambulanze senza infermieri a Napoli dove il servizio di emergenza sanitaria del 118 è in affanno per mancanza di personale. Da mesi, le equipe di sanitari in forza all'assistenza territoriale della Croce Rossa Italiana, in convenzione con l'Asl napoletana, sono in gravi difficoltà ma l'episodio culmine è accaduto ieri con la compromissione di 6 equipaggi.

In pratica, sei ambulanze non avevano a bordo l'infermiere che, normalmente, compone l'equipaggio insieme all'autista soccorritore per i mezzi denominati di tipologia B. La carenza di personale sui mezzi della Croce Rossa, non solo ha impedito alle ambulanze di lavorare a pieno regime ma, inevitabilmente, ha procurato notevoli rallentamenti nel servizio del 118 che, ultimamente, sta registrando un gran numero di interventi anche per i pazienti Covid.

Le ambulanze della Croce Rossa, rimaste ieri senza infermiere a bordo, sono state quelle delle postazioni Pietravalle, Municipio, Incurabili, Piazza del Gesù, Piazza Carlo III e Corso Europa

Per sopperire alle carenze dei sanitari, le rispettive postazioni sono state dotate di un volontario soccorritore, ma questa figura non ha sostituito l'infermiere, potendo effettuare solo le manovre per il massaggio cardiaco e non potendo, invece, somministrare alcun farmaco.

In questo modo, le ambulanze hanno funzionato quasi esclusivamente come servizio di trasporto e non sono state impiegate per l'assistenza di emergenze che avrebbero richiesto il primo soccorso.

A conti fatti, su un totale di 17 ambulanze operative a Napoli, a cui vanno aggiunte quella di Capri e un altro mezzo che opera solo all'interno della stazione Garibaldi, ieri sono state solo 11 le ambulanze con l'equipaggio al completo, di cui 9 con medico a bordo. 

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La carenza del personale infermieristico è una criticità che il Comitato di Napoli della Croce Rossa Italiana ha segnalato a cominciare da ottobre 2020, attraverso comunicazioni ufficiali anche alla Task Force Regionale, affermando che «le Asl stanno proponendo contratti a tempo determinato e che tale situazione sta di fatto riducendo notevolmente il numero di infermieri».

Spiega Paolo Monorchio, presidente della Croce rossa napoletana: «Da mesi, i sanitari lasciano la Croce Rossa, per il reclutamento presso presidi ed enti Asl, rinunciando a contratti a tempo indeterminato per contratti a tempo determinato con enti pubblici».

Da qui l'invio delle richieste anche all'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli, chiedendo di segnalare «con urgenza nominativi di infermieri disponibili da contrattualizzare. Abbiamo assicurato la sostituzioni con figure atte a garantire la continuità del servizio ma cerchiamo infermieri», aggiunge Monorchio che lancia un ulteriore appello: «Siamo a disposizione anche per formare infermieri per il servizio di emergenza in ambulanza», conclude il presidente del comitato napoletano della Croce Rossa Italiana. 

Ma in questa vicenda c'è un retroscena che non può essere ignorato. Gli episodi di postazioni del 118 saltate per carenza di infermieri e culminate ieri con le 6 ambulanze senza i sanitari sono in passato costate alla Croce Rossa di Napoli una sanzione di 800mila euro, da parte dell'Asl napoletana.

Un provvedimento contestato dal presidente Monorchio che ha ritenuto troppo elevata la multa pur ritenendo «giusto pagare una penale». Una vicenda sulla quale il Mattino ha ritenuto comunque doveroso ascoltare la versione di Giuseppe Galano, direttore del 118, che spiega: «Il punto non è il procedimento amministrativo della sanzione, ma le criticità che si vengono a creare nell'assistenza, calcolando che solo nel 2020 gli interventi di soccorso conclusi sul posto, sono stati 23mila dimostrando che è fondamentale avere operatori sanitari a bordo».
Di fatto, le ambulanze con i volontari soccorritori che non appartengono al personale sanitario possono solo funzionare da supporto ad altri mezzi di emergenza o semplicemente come trasporto di pazienti che non necessitano cure. «Ho grande stima per gli operatori della Croce Rossa che da sempre mostrano preparazione e professionalità - conclude Galano - ma la carenza di infermieri mette a rischio il 118 a Napoli». 

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