ll tribunale del riesame di Napoli ha annullato le ordinanze di custodia cautelare per le sei persone indagate dalla procura sulla presunta truffa da 1,5 milioni di euro al Ministero della Cultura, relativa al “bonus 18App” da 500 euro riservato ai neo maggiorenni.
Rilasciati i sei indagati tra cui Walter Esposito, titolare di una cartolibreria a Torre del Greco ritenuto la mente del raggiro e gli altri cinque che erano ai domiciliari dal 26 maggio scorso, quando era scattato il blitz della guardia di finanza. Oltre ad Esposito, sono tornati in libertà la compagna 47enne di origine bulgara Desislava Slavova, i 23enni Marco Frieri, Giuseppe Piscitelli, il 25enne Salvatore Farina e Marco Amedeo Sanzari, su quest'ultimo era gravato solo l'obbligo di presentazione dopo essere stato rimesso in libertà pochi giorni dopo l'arresto.
La decisione è arrivata dopo che i giudici hanno disposto, su richiesta dei difensori degli indagati, la derubricazione del reato di truffa ai danni dello Stato in quello più lieve di indebita percezione di erogazioni pubbliche per il quale la legge prevede solo una sanzione amministrativa inferiore ai 4mila euro.