Saranno pure mancate le palme e l'acqua benedetta, ma ieri a Napoli il caos ha regnato sovrano. Tutti fuori, in strade, piazze, giardini, isole pedonali a godersi la domenica che precede Pasqua. Altro che zona rossa. Oltre 130 sanzioni, 90 delle quali - elevate dai carabinieri - hanno riguardato soprattutto il lungomare. E in serata, a Posillipo, sfiorata una rissa in piazza Salvatore Di Giacomo grazie all'intervento della polizia. Due persone condotte in Questura (entrambi maggiorenni).
L'ASSALTO
Se la cautela aveva indotto la Diocesi partenopea a contingentare la partecipazione alle funzioni religiose, rinunciando persino alla distribuzione di ramoscelli d'ulivo e della tradizionale bottiglina con l'acqua santa dentro e fuori le chiese, il buon senso generale non ha prevalso per ciò che riguarda lo «struscio» festivo. Lungomare invaso da migliaia di persone, nonostante i varchi presidiati dalle forze dell'ordine su piazza Vittoria e via Nazario Sauro pronti ad essere bloccati in caso di totale emergenza.
Ma come si fa a rinunciare ad una bella giornata di sole -hanno pensato tutti - al primo tepore primaverile, soprattutto sapendo che tra sette giorni tutta la città sarà blindata? Ma se quella di ieri doveva rappresentare una sorta di prova generale, allora c'è poco da illudersi.
FIUME IN PIENA
Scene di un film già visto troppe volte, quella offerte dal lungomare, lungo via Toledo e in molte altre piazze e vie del centro storico. Un fiume umano in piena, oggettivamente anche difficile da controllare. I soliti capannelli su via Partenope, con lo «spritz» rigorosamente da asporto; il solito manipolo di irriducibili senza mascherina (o, quando va bene, con il dispositivo di protezione calato al di sotto del mento; gente di ogni età, giovani e meno giovani, intere famiglie con bambini, e tanti saluti ai contagi. Da Mergellina a Castel dell'Ovo l'assalto dei napoletani alle strade era un unico colpo d'occhio con un brulichio di gente che è andato scemando solo poco prima del tramonto. Non ha ovviamente fatto eccezione la zona collinare: con Vomero e Arenella prese d'assalto anche da chi proveniva - grazie alla metropolitana - dai quartieri più periferici dell'area nord. Via Scarlatti e via Luca Giordano? Una calca indescrivibile.
E così pure il piazzale antistante il museo di San Martino, luogo abituale di ritrovo per comitive di giovanissimi. Proprio al Vomero gli agenti della Municipale hanno elevato una decina di verbali e sanzioni per inorìsservanza delle norme anti-Covid, ma per stilare un bilancio completo dei controlli si dovrà attendere la nota della Prefettura di questa mattina.
Inevitabile anche la presenza dei soliti «furbetti» che cercano di dribblare i rigori della zona rossa. Una galleria di personaggi ricorrenti: dall'automobilista che con tutta la famiglia cerca di raggiungere amici o parenti per il pranzo a chi prova ad imbucarsi in circoli ricreativi o bed and breakfast compiacenti per festeggiare onomastici e compleanni. Ieri, poi, nella zona orientale c'è stato pure chi ha tentato l'inosabile: l'inaugurazione di un negozio di abbigliamento. L'intervento delle forze dell'ordine questa volta è stato prev