No vax, il pasticcio delle multe: «Colpiti fragili e defunti»

No vax, il pasticcio delle multe: «Colpiti fragili e defunti»
di Dario Sautto
Domenica 10 Aprile 2022, 10:00 - Ultimo agg. 11 Aprile, 07:24
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Multe da 100 euro per due milioni di no-vax over 50 in tutta Italia, circa 150mila in Campania: l'Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni le relative comunicazioni ai cittadini che al 31 gennaio scorso risultavano renitenti. Ma tra loro, c'è una percentuale di pazienti che per motivi di salute non potevano vaccinarsi, e dunque risultano «esenti». Un pasticcio sgravedole e, secondo le associazioni di consumatori allertate dagli stessi multati, assolutamente evitabile incrociando i dati in possesso dell'Agenzia e del ministero della Salute. In gran parte gli esenti sono persone che manifestano sensibilità a principi attivi ed eccipienti contenuti nelle dosi oppure pazienti ai quali sono state riscontrate «specifiche condizioni cliniche documentate, che controindichino in maniera permanente o temporanea» la vaccinazione. Controindicazioni che sono state riscontrate e comunicate alle Asl competenti direttamente dai medici specialisti che hanno valutato ogni singolo caso, facendo ottenere il certificato di esenzione agli utenti. 

«Non si tratta di veri e propri no-vax, ma di pazienti che per problemi di salute non hanno potuto ottenere il vaccino - spiega Terenzio Morgone, responsabile dell'associazione di tutela dei consumatori Dimensione Civica - e che adesso stanno subendo anche la beffa della multa. È vero, il ministero ha previsto che, in questi casi, si possa comunicare l'eventuale esenzione ottenendo la cancellazione della sanzione, ma perché non sono stati incrociati tutti i dati? Non è stato considerato che tra gli over 50 che non si sono vaccinati ci sono tanti anziani soli, malati, senza disponibilità di dispositivi elettronici e indirizzi mail.

Per loro sarà difficile, se non impossibile, comunicare le proprie ragioni. Eppure aggiunge Morgone i dati sulle esenzioni erano già in possesso delle Aziende Sanitarie Locali e del ministero della Salute, avrebbero potuto tranquillamente loro trasmetterli all'Agenzia delle Entrate». 

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Diversi i casi limite. Come quello che coinvolge una 52enne del Napoletano: «Si tratta di una paziente affetta da una malattia autoimmune ritenuta dal suo medico curante non compatibile con la vaccinazione prosegue Morgone che da mesi avrebbe necessità di recarsi alla posta per alcuni adempimenti, ma che sta rinviando tutto per paura, pur potendo ottenere il green pass sottoponendosi al tampone. Una paziente che, suo malgrado, non si è potuta sottoporre al ciclo vaccinale ed ora si trova anche a dover nuovamente spiegare il perché, stavolta per evitare una multa. Come lei, stiamo vagliando altri casi simili, che potevano essere trattati con maggiore attenzione da parte delle Autorità». Nei giorni scorsi, l'associazione Dimensione Civica ha scritto al ministero della Salute, all'Agenzia delle Entrate e all'Asl Napoli 3 Sud per chiedere di incrociare i dati sulle esenzioni con quelli già in possesso, in modo da cancellare in automatico le sanzioni che non sono dovute. In ogni caso, per evitare la multa, entro dieci giorni si potrà trasmettere la certificazione di esenzione o differimento dell'obbligo vaccinale, oppure l'avvenuta vaccinazione o la comunicazione di positività a tampone naso-faringeo alla data del 1° febbraio. 

Caso ancora più anomalo è stato raccontato dai familiari di Domenica De Stefano, deceduta ad appena 28 anni nel 1999. Anche lei, nonostante sia morta da 23 anni, è stata inserita tra i no-vax over 50 ed è tra i destinatari della sanzione: la lettera è giunta a casa di sua madre e ha colpito molto la sua famiglia. Il cognato della signora De Stefano racconta: «È stato uno choc psicologico perché ha riaperto una ferita mai rimarginata per quella gravissima perdita. Mia cognata risiedeva a Napoli ed è mancata a 28 anni, poco prima del matrimonio. Con i sistemi elettronici totalmente interconnessi queste cose non dovrebbero succedere». La famiglia dovrà ora fare ricorso dimostrando all'Asl Napoli 1 la scomparsa della signora. 

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