Ha combattuto come un leone contro la variante Delta di Sars-Cov-2 ma non ce l'ha fatta a superare un'infezione aggressiva, partita con una polmonite peggiorata nel breve volgere di alcuni giorni fino a richiedere il ricovero al Cotugno: Paolo Tortora, 61 anni (nella foto), noto imprenditore napoletano, tra i principali protagonisti del settore della ristorazione e del catering, è finito ieri mattina nella rianimazione del Cotugno. Qui era arrivato in urgenza il 13 agosto scorso: lo stadio della gravità del danno polmonare segnava già allora 16 punti su 20 offrendo un margine stretto al pieno recupero della funzione respiratoria. I medici hanno tentato in tutti i modi di strapparlo alla furia del virus con le migliori terapie ma non è bastato. «Dopo alcuni giorni di terapia sub intensiva con il casco, a dispetto di una situazione clinica che sembrava stabilizzata spiega Antonio Corcione, primario della Terapia intensiva dell'Azienda dei Colli - c'è stato un repentino peggioramento come purtroppo spesso vediamo nei pazienti Covid. Aveva sviluppato uno pneumotorace e pneumomediastino molto difficili da trattare ma soprattutto aveva i polmoni devastati. È stato necessario intubarlo. Abbiamo fatto di tutto per salvarlo. Qui disponiamo dei migliori protocolli al mondo. Ma quando i polmoni hanno un danno di 20 punti su 20 le possibilità si riducono al lumicino. In tutta la nostra esperienza ne abbiamo salvati solo un paio con questo quadro. In questi casi i polmoni vengono letteralmente bruciati dall'infiammazione e non scambiano più ossigeno».
Paolo Tortora era sostanzialmente sano, privo di patologie concomitanti ma non era vaccinato. Con la variante Delta e le sub varianti della versione indiana del Coronavirus, diventata predominante, il rischio è alto.
Immediato sui social, sulle chat private e sui siti dei principali media il rincorrersi delle frasi di cordoglio e di ricordo da parte di conoscenti, professionisti ed amici che hanno condiviso apprezzamenti a quello che rimarrà, nella memoria di tutti, un grande imprenditore, dai modi eleganti e dalle straordinarie intuizioni e capacità tanto da renderlo un'istituzione e da attribuirgli il titolo di sarto del catering e della ristorazione.