Odissea per la carta di identità, ressa negli uffici a Napoli

Odissea per la carta di identità, ressa negli uffici a Napoli
di Melina Chiapparino
Martedì 11 Febbraio 2020, 19:21
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Un’ora prima dell’apertura dei cancelli, le persone si ammassano nel cortile. In breve tempo, si crea una vera e propria folla dove ciascuno tiene d’occhio il vicino per non perdere l’ordine di arrivo fino a che, ad apertura degli uffici, inizia la distribuzione dei biglietti. Tra chi attende pazientemente e chi sgomita per prevaricare gli altri, comincia la fila per salire al secondo piano dello stabile. Un dipendente comunale, si avvicina alla calca di persone distribuendo i foglietti con i numeri e inizia l’odissea di chi deve fare la carta d’identità. Non è raro che, pur avendo fatto la fila dal mattino, qualcuno si trovi costretto ad andare via a causa dei biglietti terminati. 

Questa è trafila che ogni giorno si ripete negli uffici comunali della Quarta municipalità di Napoli, nella struttura dell’ex Ospedale della Pace su via Tribunali. Da più di 5 mesi, la folla e le attese per accedere ai servizi degli uffici in questione, si sono raddoppiate perché l’ufficio gemello, in via Gianturco, è stato chiuso. Di conseguenza, anche i cittadini che abitano distanti dalla zona dei Decumani sono obbligati a recarsi in via Tribunali per le pratiche inerenti alle carte di identità, aumentando il carico di lavoro per gli unici uffici aperti e trovandosi obbligati a spostarsi per lunghe distanze. Il disagio per i cittadini è diventato talmente grande, che i comitati di quartiere hanno messo in campo una raccolta firme per sollecitare l’apertura degli uffici in via Gianturco ma non solo. Le criticità in questione sono al centro di un documento inviato al Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl Napoli 1, al Sindaco di Napoli, alle associazioni per i disabili della quarta municipalità e alla direzione degli uffici

Si tratta della nota sottoscritta dal consigliere municipale Salvatore Esposito, appartenente al Gruppo Misto della Quarta municipalità e deciso a denunciare la «mancanza di sicurezza e il degrado negli uffici della struttura ex Ospedale della Pace in via Tribunali 227». Nel documento si legge che «fin dalle prime ore del mattino c’è una ressa all’interno del cortile per accaparrarsi il numero e per poter accedere all’ufficio carte di identità al 2 piano». «A causa di oberante carico di lavoro e sovraffollamento- si continua a leggere -  già in orario di apertura viene sospeso il rilascio di altri numeri per i cittadini che si recano sul posto dopo le 8.30, per cui numerose persone sono costrette a tornare indietro senza carta di identità vedendo negato un proprio diritto». In pratica i biglietti che viaggiano sulla distribuzione di circa 50 o 60 numeri a volta, finiscono già ad apertura degli uffici, rendendo impossibile l’accesso al servizio per tutti coloro che pur arrivando entro le 13.30 non possono prendere più il biglietto.

«L’inconveniente è causato dalla chiusura dell’altro ufficio della Quarta municipalità con sede in via Gianturco, la cui chiusura doveva essere temporanea ma che si protrae con gravi disagi sulla cittadinanza» scrive Esposito che punta il dito su altri due problemi «critici». «Gli ascensori fatiscenti ubicati nel cortile della struttura, non consentono l’accesso ai disabili su carrozzina o con  ausili di deambulazione perché molto stretti e il montacarichi installato lungo le scalinate, non è mai andato in funzione e non è mai stato collaudato» conclude il consigliere che lancia l’allarme sull’aspetto igienico sanitario dei luoghi. «Gli uffici per la ricezione al pubblico versano in condizioni igienico sanitarie pessime- spiega- e ciò rappresenta un  pericolo per l’ utenza e i lavoratori per cui chiediamo soluzioni urgenti».
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