Legati, imbavagliati, costretti a stare in casa con i rapinatori armati di bastoni per oltre un'ora. Una coppia di giovani sposi è stata obbligata a subire tutto questo, mentre l'abitazione di famiglia, a Villa di Briano, nel Casertano, veniva distrutta da quattro criminali, ferocissimi. Le vittime sono il figlio e la nuora del primario di Ortopedia dell'ospedale Cardarelli di Napoli, il dottor Gaetano Romano.
La casa di famiglia di Villa di Briano è quella dove la madre del giovane sposo aveva vissuto, per poi lasciare questo mondo poco più di un anno fa.
Di furti violenti per mano di stranieri dell'Est Europa se ne contano a centinaia; a Villa di Briano ma anche nei paesi vicini. Eppure questa rapina appare diversa: è stato rubato tutto ciò che di prezioso può esserci in una villa, dall'oro agli orologi di marca, dal denaro ai computer. E dove non hanno potuto rubare, i malviventi hanno distrutto porte, letti, finestre. Il primario Romano è tornato a casa, lasciando il convegno, per stare accanto al figlio. È probabile che i rapinatori fossero a conoscenza dell'assenza del medico. Stando alla ricostruzione dei fatti, sono riusciti a entrare dal giardino accanto alla villa, scavalcando il muretto. Avrebbero poi sfondato la finestra e svegliato la coppia. Le due vittime non hanno potuto fare altro che eseguire gli ordini: lui e lei sono stati legati.
Dopo la rapina i quattro sono fuggiti. Uno di loro pare sia rimasto ferito e su di lui si stanno concentrando le indagini dei carabinieri. Villa di Briano è un paese lasciato al suo destino, sul fronte sicurezza. Non ha una caserma dei carabinieri e il posto fisso di polizia di Casapesenna - il più vicino - sarà chiuso a breve perché accorpato con la Squadra mobile di Casal di Principe. Solo due sono i vigili urbani. Un paese dove il sindaco Luigi Della Corte, pochi giorni fa, è stato riconfermato con 2.838 voti. «Ricorriamo all'utilizzo di un'agenzia privata per la sicurezza, la Service», tuona il sacerdote don Giuseppe Sagliano. «Io, ad esempio, devo per forza utilizzare la ditta privata Service perché gestisco un bene confiscato». L'emergenza sicurezza s'incastona in un territorio già difficile.