Proseguono le indagini per individuare l'uomo che sabato scorso ha rapinato Adam Ounas. Sul caso sono al lavoro gli investigatori della Squadra Mobile diretta da Alfredo Fabbrocini e gli agenti della Digos. Si seguono le tracce lasciate dal malvivente che ha puntato una pistola in faccia al calciatore algerino facendosi consegnare preziosi e contanti per un valore stimato di circa 5mila euro. Acquisite le immagini da diverse telecamere di videosorveglianza di Posillipo e, in particolare, in via Stazio, dove è avvenuta la rapina all'esterno del box auto di Ounas. Le immagini potranno chiarire anche se l'aggressore fosse da solo o abbia agito con altri soggetti che facevano da palo. Al momento viene escluso che possa esserci una regia occulta dietro l'agguato all'esterno azzurro. Per chi indaga non rappresentano validi precedenti i furti delle vetture di Demme e Spalletti.
Si ritiene invece che Ounas possa aver facilitato il suo rapinatore postando poche ore prima dell'agguato una foto mentre era in auto, dando così dei riferimenti temporali al suo assalitore che ha così potuto tendere la propria trappola attendendolo l'attaccante algerino all'esterno della sua abitazione.