Picchia la moglie, i suoceri lo cacciano: lui prende una mazza e chiama il 112

Picchia la moglie, i suoceri lo cacciano: lui prende una mazza e chiama il 112
di Cristina Liguori
Sabato 13 Aprile 2019, 12:43
2 Minuti di Lettura
«Ti uccido. Ti faccio vedere che se io non la vedo per trent'anni nostra figlia, a te non te la faccio vedere per sempre. Ti brucio a te e alla casa». Una violenza verbale più dolorosa di quella fisica. A subirla è stata una donna di 36 anni. Le minacce, pronunciate con una cattiveria inaudita, l'hanno distrutta nell'animo e nella mente più delle percosse e delle vessazioni patite negli 8 anni di matrimonio. Esausta, spaventata per lei e la figlia minore, alla fine ha deciso di denunciare l'ex marito. L'uomo, 40 anni è stato infatti arrestato dai carabinieri della stazione di Qualiano a seguito di un'indagine coordinata dalla procura di Napoli nord. Solo grazie all'intervento dei magistrati e delle forze dell'ordine la vittima ha potuto vedere la luce in fondo al tunnel. Una prigione nella quale ha vissuto per lungo tempo e dalla quale pensava di uscire con la richiesta di divorzio e l'allontanamento da casa. Una decisione che ha segnato l'inizio di persecuzioni continue, minacce di morte, messaggi ingiuriosi e farneticanti. L'ultima aggressione però ha convinto la 36enne a denunciare salvandole molto probabilmente, la vita.

L'ASSURDO
L'episodio scatenante è avvenuto a fine marzo. Paradossalmente ad allertare i carabinieri è stato l'aggressore, convinto di trovarsi dalla parte della ragione. L'ex marito della donna, dopo una furiosa lite telefonica, si è presentato a casa degli ex suoceri pretendendo di parlare con la mamma di sua figlia. In casa però, tutti terrorizzati, gli hanno negato l'accesso. L'orco, non si sa come, è però riuscito ad entrare nel palazzo. Così, ritrovatosi dinanzi alla 36enne che gli aveva aperto la porta do casa nella speranza di calmarlo, ha iniziato a sferrare calci e pugni. Nemmeno le suppliche della piccola in lacrime che, disperata, lo pregava di smettere, l'hanno dissuaso. I genitori della donna hanno tentato di difenderla allontanando il violento. Riusciti a cacciarlo di casa hanno subito sbarrato la porta. Ma lui, a quel punto, ha afferrato una mazza che aveva in auto inveendo. Non contento ha allertato i carabinieri che però, resisi conto di quanto realmente accaduto, lo hanno identificato. Poi, rassicurata la donna, l'hanno invitata a raccontare il suo calvario. Così la povera vittima si è liberata. Per anni la 36enne ha subito maltrattamenti di ogni tipo anche dinanzi alla figlia che spesso è dovuta intervenire. In più occasioni l'uomo l'ha minacciata di darle fuoco. La vittima però, succube psicologicamente, non ha mai denunciato, fino all'altro giorno. Ora l'uomo è in carcere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA