Un campetto di calcio per Loris e Daniele: «Non dimentichiamoli»

Un campetto di calcio per Loris e Daniele: «Non dimentichiamoli»
di Gennaro Del Giudice
Sabato 5 Marzo 2022, 08:30 - Ultimo agg. 6 Marzo, 08:41
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«Oggi facciamo festa al Parco Bognar perché Loris e Daniele così avrebbero voluto». E festa sarà a Pozzuoli, sul campetto di periferia dove intere generazioni hanno corso dietro a un pallone. Bambini, adulti e anziani parteciperanno, questa mattina, all'intitolazione del campetto di calcio alla memoria di Loris Di Roberto e Daniele Del Core, i due giovani amici uccisi il 28 ottobre del 2006. Appena maggiorenni, furono accoltellati da un sedicenne durante un folle sabato sera nei pressi della Solfatara: Daniele, nel tentativo di difendere l'amico, morì dopo una profonda coltellata, mentre Loris, il «rivale in amore» dell'assassino, spirò nei giorni successivi a causa delle gravi ferite riportate durante l'aggressione. Un duplice omicidio che sconvolse un'intera città. Da quel giorno amici e familiari hanno sempre tenuta viva la memoria dei due ragazzi attraverso manifestazioni e iniziative. L'impianto a loro dedicato, dopo anni di attese e rinvii, è stato di recente riqualificato dal Comune di Pozzuoli con una spesa di oltre centomila euro attraverso un indebitamento alla Cassa depositi e prestiti: i lavori hanno riguardato il rifacimento del campo di calcetto, la messa in sicurezza della gradinata, la creazione di un campo da bocce e di una piccola area che sarà attrezzata per i bambini, l'installazione un impianto di illuminazione e di videosorveglianza, la ristrutturazione degli spogliatoi e di alcuni locali che saranno messi a disposizione delle associazioni. 

Un campetto che ha un valore simbolico e che, da sempre, è associato alla memoria di Loris e Daniele, che hanno trascorso intere giornate della loro infanzia e della loro adolescenza tra le gradinate e il terreno di gioco, a pochi passi dalle loro abitazioni. L'intitolazione arriva dopo la richiesta inoltrata cinque anni fa al Comune di Pozzuoli da parte della fondazione Polis, Libera Campania e dal Coordinamento campano familiari vittime innocenti della criminalità. Dopo l'ok da parte della commissione toponomastica e una delibera di giunta comunale all'intitolazione del campetto, amici e familiari sotto la sigla Figli del Bognar questa mattina apporranno uno striscione con la scritta Campetto Loris e Daniele, nell'attesa di una targa e di una seconda cerimonia da parte del Comune di Pozzuoli. La festa, che sarà aperta dai bambini del quartiere che indosseranno magliette con lo slogan «mai per gloria, solo in memoria» si concluderà con una partita di calcio giovanile, momento che dal 2007 contraddistingue il memorial Loris e Daniele. «L'intitolazione del campo del Parco Bognar a Loris e Daniele assume, per noi familiari, un significato profondo. Genera commozione nel rinnovare l'acuto dolore che proviamo quotidianamente da quel maledetto 28 ottobre 2006. Ma soprattutto ribadisce il valore della memoria nella sua accezione più autentica: quella di un ricordo privato che, a poco a poco ma inesorabilmente, diventa patrimonio collettivo», spiega Carmen Del Core, sorella di Daniele e presidente del Coordinamento campano familiari vittime della criminalità. «La violenza criminale - continua la sorella di Daniele - ha impedito a Loris e Daniele di diventare grandi, di crearsi una famiglia, avere dei figli ai quali trasmettere l'ideale dell'amicizia che ha animato la loro breve esistenza e la passione per lo sport; la memoria, al contrario, anche attraverso l'intitolazione di questo campetto, compie un atto straordinario: rende Loris e Daniele eternamente giovani».

Carmen rivolge un appello ai tanti giovani che torneranno a calcare il rettangolo da gioco. «Voglio chiedere a tutti coloro che verranno a giocare su questo campetto un impegno: non dimenticate mai Loris e Daniele.

Non li dimenticherete se veicolerete i loro stessi ideali. Non li dimenticherete se sceglierete la strada della legalità e della civile convivenza, del rispetto reciproco e della voglia di vivere. Non li dimenticherete se capirete che l'unica arma da scegliere è la cultura, la voglia di apprendere, il desiderio di crescere, la speranza nel futuro. Loris e Daniele il loro futuro non l'hanno mai vissuto. Sta a voi fare in modo che il loro sacrificio non sia stato vano». 

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