Pugliano, nasce il campo della legalità dove c'era la roccaforte della camorra

Pugliano, nasce il campo della legalità dove c'era la roccaforte della camorra
di Francesca Mari
Lunedì 25 Marzo 2019, 11:30
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Il calcio d'inizio è toccato ad Agnese, la sorella di Salvatore Barbaro vittima innocente della camorra. Nel segno della legalità è stato inaugurato ieri mattina alle 10.30 ad Ercolano il nuovo campetto di calcio nel parco pubblico di piazza Pugliano. Un nuovo campo multidisciplinare, per basket e calcio a cinque, nato da un'idea del cantautore ercolanese Andrea Sannino, che ha finanziato parte del progetto, e interamente recintato e messo in sicurezza dall'amministrazione Buonajuto.
 
Proprio in quella zona popolare, a due passi dalla basilica di Santa Maria a Pugliano, che fino a pochi anni fa era la roccaforte della criminalità organizzata locale, nel segno di Salvio Barbaro è sorto un campetto della legalità, per gli scugnizzi di Ercolano che finora dovevano giocare a calcio per strada, senza alcuna sicurezza. «Sono nato in questo quartiere ha detto Andrea Sannino e mi ricordo che da piccolo scavalcavo le mura del parco per poter giocare a pallone. Così ho preso un impegno con i bambini di Ercolano, ed ora sono felice che possano giocare in tutta sicurezza ed è straordinario vedere questa risposta». Sannino, infatti, ha devoluto i proventi di un suo concerto, il 13 agosto 2018 in piazza Pugliano, alla causa del campetto e ha provveduto a dotare l'area di attrezzature per il basket e due porte per il calcio. L'artista è stato affiancato nell'iniziativa dall'associazione «Ercolano viva», presieduta da Ciro Santoro, molto attiva sul territorio. Alla cerimonia di inaugurazione, alla presenza di Sannino, del sindaco Ciro Buonajuto, di Ciro Santoro e con la partecipazione amichevole di Gianni Simioli di Radio Marte, hanno partecipato migliaia di bambini e ragazzi. Suggestivo il momento del calcio di inizio toccato simbolicamente ad Agnese Barbaro, presente con l'altro fratello di Salvio, Mario.

Salvio Barbaro, cantante neomelodico di Ercolano, fu ucciso nel 2009 in via Mare perché scambiato per un affiliato del clan Birra-Iacomino, con cui aveva in comune solo l'auto. Lo scorso 14 marzo la Corte di Assise di Appello del tribunale di Napoli ha confermato l'ergastolo per i suoi esecutori. «È un'emozione ha detto Agnese Barbaro vedere il volto di Salvio su quello striscione: è come se ci dicesse che è tra noi. Lui è l'esempio della parte buona dei giovani di Ercolano che cercano un futuro dignitoso». «L'inaugurazione di questo campo che sarà fruibile gratuitamente da tutti i ragazzi di Ercolano ha un valore doppio dice il sindaco Buonajuto - perché crea un luogo di aggregazione all'aperto in una zona in cui spazi verdi non ce ne sono e, soprattutto, perché sorge in un'area in cui fino a poco tempo fa una cosa del genere sembrava impossibile. È compito nostro proseguire su questa strada del cambiamento e aiutare le nuove generazioni a crescere insieme al loro quartiere».
 
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