Riapertura scuole in Campania, verso l'okay solo ai più piccoli: restano i nodi bus e ingressi a scaglioni

Riapertura scuole in Campania, verso l'okay solo ai più piccoli: restano i nodi bus e ingressi a scaglioni
di Elena Romanazzi
Lunedì 4 Gennaio 2021, 07:30 - Ultimo agg. 20:05
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Zainetto, matite colorate e quaderni possono iniziarli a preparare in Campania i bimbetti della prima e seconda elementare perché se oggi la riunione dell'Unità di crisi darà il via libera il 7 questi alunni, oltre ai piccoli degli asili e della materna, torneranno finalmente a ripopolare le aule così come hanno fatto (anche per poco) a dicembre. Gli altri dovranno aspettare. Oggi è il giorno delle riunioni l'Unità di crisi da una parte e il nodo trasporti per il rientro a scuola, dall'altra parte. Il piano non è così semplice da attuare. Per la sola area metropolitana di Napoli il rientro a scuola vede un documento di ben 58 pagine con i pro e i contro, le criticità per i trasporti e la necessità degli ingressi scaglionati. Il punto non sono tanto le scuole del primo ciclo o la secondaria di primo grado quanto piuttosto la scuola secondaria di secondo grado, i licei o i tecnici, i professionali che dovrebbero ripartire e non tutti insieme il prossimo 25 gennaio. L'assessore all'Istruzione Lucia Fortini ha discusso il piano con le organizzazioni sindacali a ridosso della fine dell'anno, senza tuttavia convocare tutti i soggetti in campo, sembra infatti che l'ufficio scolastico regionale non fosse rappresentato. Anche se Luisa Franzese, confermata dal ministro Lucia Azzolina alla guida dell'ufficio fino al 2022, ha partecipato ai tavoli negli ambiti territoriali nelle diverse prefetture. 

In Campania si contano 850mila studenti.

Nella sola area metropolitana di Napoli le superiori sono frequentate da 168mila alunni così ripartiti: il 36% a Napoli, il restante 64% nei comuni dell'area metropolitana. Di questi quasi 45mila alunni utilizzano per recarsi a scuola i mezzi pubblici. E qui è il primo problema. Attualmente il grosso degli ingressi avviene nella fascia 8-9. E questa è una criticità non indifferente. Tutto verrà spostato in avanti, così come si legge nel documento, ingressi entro le 10 ma anche le 11 e le uscite organizzate sempre a scaglioni. Mantenendo comunque almeno una quota del 25% di studenti a rotazione in Dad. Ai singoli istituti - si legge nel documento - è raccomandato di organizzare «l'attività didattica in presenza, per una quota di studenti, anche nelle ore pomeridiane» (con inizio delle lezioni dalle ore 14.00 in poi).

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Rispetto alle criticità analizzate dalla Prefettura le diverse aziende di trasporto pubblico hanno messo in campo un piano di rafforzamento. L'Anm è pronto a ripristinare le linee scolastiche che verranno affiancate anche dai bus turistici (fino 30). Sulla stessa linea l'Eav. Già dal 7 gennaio ci saranno 23 corse aggiuntive e con le ripresa della scuola fino a 42 autobus Ncc. Anche la Ctp, malgrado la situazione sia critica, nel piano prevede il ripristino di alcune linee scolastiche, otto in tutto pari al 28,6% in più.

«La Regione Campania e i comuni dell'Area metropolitana garantiranno - si legge nel documento - nell'ambito delle proprie competenze e della leale collaborazione, l'impiego di personale volontario di protezione civile, in sinergia con il personale delle aziende di trasporto pubblico locale, per scongiurare la formazione di assembramenti nei pressi degli istituti scolastici e degli snodi critici del sistema di Trasporto pubblico locale, ad esempio nelle stazioni di interscambio». In sostanza il piano è quasi ultimato. Manca sola la conferma delle date di riprese legate come sempre all'Unità di crisi. Basta che risalga la curva dei contagi per costringere alla Dad gli alunni campani che rispetto al resto d'Italia sono quelli che hanno sofferto di più. 

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