Sciopero taxi a Napoli, trasporti in tilt: «L'odissea dei turisti»

Sciopero taxi a Napoli, trasporti in tilt: «L'odissea dei turisti»
di Paolo Barbuto
Mercoledì 6 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 19:00
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Sciopero dei taxi, trasporti in tilt, soprattutto per i turisti in arrivo a Capodichino e alla stazione centrale. Lunghe code alle fermate degli Alibus e alle biglietterie della Metropolitana, affari d'oro per i tassisti abusivi che hanno trovato modalità alternative per agganciare i clienti senza dare troppo nell'occhio.

L'annunciato potenziamento del servizio Alibus sulla tratta Capodichino - Stazione Centrale - Porto c'è stato, ed è stato anche molto visibile.

Nelle prime ore del mattino pareva che l'impatto con la folla dei turisti abbandonati dai taxi fosse sostenibile poi, con l'avanzare della giornata, la pressione è diventata talmente alta da diventare insostenibile.

Fino alle dieci del mattino le code in aeroporto e a piazza Garibaldi venivano smaltite con rapidità, grazie anche a una buona organizzazione predisposta da Comune e Anm: addetti dell'azienda dei trasporti e polizia municipale a gestire il flusso dei turisti, a fornire biglietti per evitare la ressa a bordo e a gestire gli accessi sui bus che si susseguivano con impensabile rapidità, pronti a raccogliere i turisti con tempi accettabili. Quando, però, la pressione della folla è diventata eccessiva, anche il servizio potenziato dei bus è andato in tilt, le code si sono allungate a dismisura e, soprattutto all'aeroporto, le attese sotto al sole sono diventate insopportabili.

Visitatori frastornati, senza precise indicazioni e alla ricerca di alternative al taxi. In ogni città del mondo il trasporto pubblico viene ben pubblicizzato con indicazioni chiare su linee, fermate e orari; a Napoli, invece, queste informazioni sono difficili da reperire, nascoste in fondo a siti web di difficile accesso, infilate nei meandri di altre comunicazioni ufficiali: così all'arrivo alla stazione centrale i turisti sono stati lasciati in balìa degli eventi.

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Ammirevole l'impegno di qualche tassista, a presidio del parcheggio per evitare l'assalto degli abusivi, pronto ad ascoltare le richieste dei visitatori e a indirizzarli verso il percorso migliore con una lingua un po' inventata ma incredibilmente comprensibile per gli stranieri: «Take Linea 1 di Metropolitana and scendere stop Toledo. Ok?».

Per potenziare il servizio dell'Alibus, l'Anm è stata costretta ad utilizzare molti più mezzi e autisti, così s'è verificato il consueto caos sui percorsi dai quali sono stati requisiti gli autobus: nella giornata di ieri è stato cancellato il servizio delle linee E6, C44, S5, V1, 194, 158 e 178. Insomma, la coperta è corta e se bisogna coprire il caos in stazione e aeroporto, inevitabilmente si lasciano scoperte altre porzioni di città. Come se non bastasse, nel pomeriggio di ieri anche la funicolare di Chiaia ha avuto difficoltà e ha sospeso le corse intermedie a partire dalle 16. 

 

Troppa attenzione attorno al flusso dei turisti in difficoltà, sia da parte della polizia municipale che da parte dei tassisti in sciopero. Difficile per gli abusivi fare affari offrendo un servizio auto alternativo. Nella lunga permanenza alla stazione centrale, però, abbiamo individuato le modalità utilizzate per agganciare i clienti. Individuati i soggetti migliori (preferibilmente anziani, oppure donne sole con molti bagagli), gli abusivi hanno iniziato a seguirli: se le persone si fermavano alla palina dell'Alibus venivano abbandonate, se invece erano indirizzate verso la metropolitana o verso fermate di bus di linea, iniziava l'inseguimento. Nel momento di maggiore difficoltà, lungo le scale della Metro a piazza Garibaldi o nel mezzo dell'attraversamento della piazza, con troppi bagagli da gestire, gli abusivi entravano in azione offrendo passaggi a pagamento che, ai clienti, apparivano come salvifici. Oggi lo sciopero proseguirà. Le difficoltà saranno identiche, gli affari per gli abusivi pure. 

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