Allarme dei pediatri sulla dispersione scolastica. Nasce la commissione per la diagnosi dei disturbi dell'apprendimento

Allarme dei pediatri sulla dispersione scolastica. Nasce la commissione per la diagnosi dei disturbi dell'apprendimento
di Marisa La Penna
Martedì 1 Dicembre 2015, 15:30
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Nella provincia di Napoli il tasso di dispersione scolastica è altissimo. Nonostante non esistano dati aggiornati e completi sull’abbandono della scuola da parte dei giovanissimi e sulle motivazioni che inducono a questo fenomeno, si stima che Napoli e la sua provincia siano al 29% circa; un tasso altissimo. «Spesso – spiega Patrizia Gallo, pediatra e coordinatore del Centro Studi Scientifico della Fimp Napoli – alla base di questo abbandono c’è un Disturbo specifico dell’apprendimento Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) non diagnosticato. I ragazzi non riescono a tenere il ritmo dei compagni e, laddove non c’è una buona competenza, le difficoltà vengono scambiate per svogliatezza. Senza un aiuto adeguato queste difficoltà non solo possono causare gravi problemi di autostima, ma sfociano poi nella decisione di abbandonare gli studi». Per cercare di arrivare ad una diagnosi sempre più precoce la sezione partenopea della Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) con la partecipazione di una delle maggiori esperte del campo, la neuropsichiatra infantile Luisa Comenale Pinto, ha dato vita ad una Commissione ad hoc su dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia (Disturbi Specifici di Apprendimento). «Oggi – prosegue la dottoressa Gallo – moltissimi casi non vengono diagnosticati e, comunque, con gli attuali test diagnostici non è possibile fare diagnosi di DSA prima della fine della seconda classe elementare».
Obiettivo di questa Commissione è quello di riportare il “sospetto diagnostico di DSA” al pediatra di famiglia che al momento (dal punto di vista normativo) non è parte del percorso di diagnosi di questa disabilità. Perché questo possa accadere è necessario implementare negli studi pediatrici software attraverso i quali è possibile avere un “sospetto di DSA” al di sotto dell’età prevista dalla normativa. La Commissione DSA Fimp sta valutando la possibilità di utilizzare per questo i software messi a punto dal professor Giacomo Stella (tra i maggiori esperti del campo). La commissione è composta dalle dottoresse Luisa Comenale Pinto, Patrizia Gallo, Donatella de Gaizo e Giannamaria Vallefuoco, e i dottori Antonio D’Avino, Luigi Cioffi, Roberto Sassi, Raffaele Limauro. Destinato alla formazione dei pediatri e dei neuropsichiatri è anche l’impegno della professoressa Luisa Comenale Pinto. «L’obiettivo – spiega – è quello di trasmettere loro tutte le competenze necessarie ad una corretta gestione dei pazienti sin da subito. E’ importante saper individuare presto i segnali di un problema, così da poter intervenire in maniera precoce. Napoli – conclude – è una città ricca di professionalità, ma le risorse che la politica mette a disposizione sono veramente esigue. L’obiettivo è sempre quello del contenimento della spesa e non si comprende che costa molto di più gestire una patologia strutturata anziché un intervento precoce».
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