Servizi demografici in un'unica sede di Napoli Est: l'ira della municipalità per i disagi ai cittadini

Servizi demografici in un'unica sede di Napoli Est: l'ira della municipalità per i disagi ai cittadini
di Alessandro Bottone
Sabato 4 Maggio 2019, 10:15
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Nei prossimi giorni i servizi demografici della VI municipalità dovranno essere trasferiti in un'unica sede. Solo uno dei tre quartieri di Napoli Est - tra Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio - ospiterà gli sportelli degli uffici anagrafe, di stato civile ed elettorale.

Lo prevede la circolare inviata dal direttore generale del Comune di Napoli alla municipalità in cui si sottolineano le carenze in termini di personale: una situazione che costringe l'ente a tagliare e accorpare i servizi. La nota richiama anche le «notevoli disparità e gli squilibri» che si sono creati nell'erogazione dei servizi ma evidenzia anche la «dispersione di personale e competenze» che sarebbe dovuta essere superata già col passaggio dalle circoscrizioni alle municipalità, avvenuto nel 2005. La decisione sulla sede più adeguata dovrà comunque essere presa dal direttore e dal presidente della municipalità di Napoli Est.

Tra i consiglieri c'è preoccupazione per quanto si deciderà nelle prossime ore. Rosario Sacco, Rinnovamento per la sesta Municipalità, sostiene che sia necessario trovare risorse per assicurare i servizi sui tre quartieri che non sono adeguatamente collegati con i mezzi pubblici: parla di responsabilità dell'amministrazione centrale e di una scelta che non può essere presa direttamente dalla municipalità. Gli fanno eco Generoso Olivieri e Ferdinando Truglio del Partito Democratico: «Quello che de Magistris vuole far passare come un semplice accorpamento non è altro che un ulteriore taglio ai servizi che i cittadini si troveranno a fronteggiare: mantenere una sola sede per servire una cittadinanza di circa 130mila unità è fuori da ogni logica». Patrizia Liccardi, dello stesso gruppo, crede che la mancanza di personale non può cadere sui cittadini e che qualunque scelta che verrà fatta creerà disagio.

Stefano Marzatico, Forza Italia, ritiene che «Ponticelli non debba essere chiusa per ovvie ragioni demografiche e territoriali» e annuncia una manifestazione pubblica davanti la sede di piazza Michele de Iorio: «Il quartiere di Ponticelli - aggiunge - deve essere il centro amministrativo della VI Municipalità». Ragionamento per nulla condiviso dai Cinquestelle: «I servizi nei tre quartieri sono già ridotti e depotenziati. Siamo preoccupati del futuro della struttura storica di Barra: non accetteremo decisioni calate dall'alto dal presidente, della sua giunta e maggioranza relativa. Vogliamo che le tre strutture restino aperte e continuino a lavorare come fatto fino ad oggi» dichiara Tina Formisani. Antonio Di Costanzo, Napoli in Comune a Sinistra, crede che sia necessaria una turnazione degli sportelli e che sia importante guardare alla vastità del territorio di Napoli Est. Luisa Del Monaco, Riformisti Democratici con de Magistris, sottolinea la necessità di informare i cittadini dei futuri disagi. Anna Ferrara, Dema Democrazia Autonomia, sottolinea l'indispensabilità di un confronto politico-istituzionale sulla questione anche con il Comune per spiegare le esigenze di un territorio particolare: visto che la decisione non è stata ancora presa, auspica una deroga per la municipalità per quanto stabilito nella circolare.

«Un'unica sede sarebbe completamente inappropriata per la VI Municipalità» dichiara il presidente Salvatore Boggia che propone una divisione dei servizi per macroaree nelle tre sedi di quartiere. La questione sarà affrontata nel dettaglio nei prossimi giorni per evitare che il rilascio di certificati e documenti sia accorpato in un unico quartiere. La VI municipalità è la prima per numero di residenti (113mila abitanti) e per estensione del territorio (19 km quadrati). Il tre quartieri non sono adeguatamente collegati con i mezzi pubblici.

La notizia dell'accorpamento dei servizi genera malcontento anche tra i residenti. Una soluzione potrebbe essere quella di affidarsi ai servizi online attraverso cui ottenere documenti in maniera veloce e gratuita: ma non tutti i cittadini, come i più anziani, riescono ad accedere a questa tipologia di servizi per cui i front office restano ancora indispensabili. C’è da considerare anche la prossimità delle elezioni con la necessità per i cittadini del rilascio di documenti di identità e di tessere elettorali per la partecipazione al voto.
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