Tragedia della Solfatara, sicurezza «fai da te»: nel mirino dei pm gli omessi controlli

Tragedia della Solfatara, sicurezza «fai da te»: nel mirino dei pm gli omessi controlli
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 15 Settembre 2017, 09:10
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L'intero protocollo della sicurezza in un luogo privato aperto al pubblico, ma anche tutte le disposizioni imposte a chi gestisce un luogo pericoloso come un vulcano che attira turisti. È il target dell'inchiesta sul dramma della Solfatara di Pozzuoli, che spinge i pm di Napoli ad acquisire documenti, mail e carteggi negli uffici della società che gestisce la Solfatara.
 


Inchiesta che punta a ricostruire eventuali responsabilità dietro la morte dei coniugi Massimiliano e Tiziana Carrer e del figlioletto Lorenzo, che ieri ha fatto registrare un nuovo passaggio istruttorio: per la seconda volta in due giorni, il bimbo di sette anni sopravvissuto alla tragedia di martedì scorso è stato ascoltato dagli inquirenti.

Ha parlato Alessio, accudito dalla professionalità e l'esperienza di assistenti sociali, di psicologi e dei pm della Procura di Napoli, nel tentativo di trasformare in verbo sensazioni e ricordi di un'esperienza agghiacciante. Ha parlato senza conoscere ancora la verità, fornendo comunque elementi preziosi per la ricostruzione della tragedia di Pozzuoli.

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