Sorrento, precipita dal cantiere: la morte
spacciata per incidente stradale

Sorrento, precipita dal cantiere: la morte spacciata per incidente stradale
Sabato 14 Novembre 2020, 09:51
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LA TRAGEDIA
Dario Sautto
Cercano di far passare un incidente sul lavoro per un sinistro stradale, ma l'operaio muore subito dopo il ricovero in ospedale: aperta un'inchiesta. È caccia al cantiere killer dove è morto un operaio in nero della Penisola Sorrentina. La vittima, 62 anni, è stata accompagnata da un conoscente al pronto soccorso dell'ospedale di Sorrento, dove è arrivato ormai in condizioni disperate. Sul corpo i segni di traumi e fratture diffusi, con la ferita più grave che è risultata alla testa. Il violento trauma cranico, secondo i medici, ha poi causato il decesso dell'operaio 62enne, probabilmente precipitato da un'altezza considerevole. L'unico testimone presente sul posto ha raccontato di un improbabile incidente stradale, nel quale lui era rimasto totalmente illeso, mentre il 62enne aveva riportato un infinito elenco di ferite, traumi e fratture. A quel punto, in pronto soccorso sono arrivati i poliziotti del commissariato di Sorrento che, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, hanno immediatamente disposto il sequestro della salma del 62enne e l'acquisizione della cartella clinica. Identificato il testimone, che adesso rischia una denuncia a piede libero, vista la poca collaborazione offerta finora agli inquirenti.
IL MISTERO
La squadra investigativa del commissariato sorrentino è alla ricerca del cantiere killer in cui stava prestando la sua opera il 62enne. Impossibile, infatti, che quei traumi possano essere l'effetto di un incidente stradale. Piuttosto si tratta di un incidente sul lavoro, per una caduta dall'alto, probabilmente da un ponteggio o da una tettoia. L'unica certezza è che l'operaio stesse lavorando in nero, ma al momento è complicato capire in quale cantiere si trovasse. Non è escluso che gli stessi lavori fossero abusivi e che il 62enne potesse essere rimasto ferito ore prima e che il tempo trascorso dalla caduta al trasporto in ospedale sia servito per cancellare le tracce del tragico incidente sul lavoro. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è anche la possibilità che il 62enne stesse prestando la sua opera in nero in uno dei grossi cantieri in corso tra Vico Equense e Massa Lubrense, in ogni caso in Penisola Sorrentina. Con la chiusura del pronto soccorso dell'ospedale vicano, la scelta è ricaduta proprio su Sorrento, dove però l'operaio è arrivato già in condizioni disperate. Una volta arrivato in ospedale, i medici hanno prestato i primi soccorsi al 62enne, che però è morto poco dopo il ricovero.
La Procura di Torre Annunziata ha disposto l'autopsia sulla salma dell'operaio, che adesso è a disposizione della magistratura all'obitorio di Castellammare di Stabia, in attesa della nomina dell'equipe di medici legali e periti. Stretto riserbo dagli uffici inquirenti guidati dal procuratore Nunzio Fragliasso, ma è evidente che al momento si tratti di un vero e proprio «giallo». C'è da capire in quale cantiere stava lavorando in nero il 62enne e se quelle opere fossero addirittura abusive. Escluso, al momento, che stesse effettuando lavori a casa sua o di qualche parente, nelle prossime ore gli investigatori potrebbero eseguire dei controlli mirati in alcuni cantieri autorizzati della zona che va da Vico Equense a Massa Lubrense per capire se la vittima provenisse da uno dei costosi restyling in corso in Penisola Sorrentina.
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