Spiagge a Napoli, estate di rincari: batosta su lettini e servizi

Spiagge a Napoli, estate di rincari: batosta su lettini e servizi
di Gennaro Di Biase
Domenica 22 Maggio 2022, 23:14 - Ultimo agg. 24 Maggio, 18:02
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Sarà un’estate di rincari sotto gli ombrelloni partenopei. La vita da spiaggia dell’estate 2022, complice il mercato impazzito nella congiuntura guerra, post-Covid e speculazioni, subirà aumenti generalizzati in città. I gestori dei lidi napoletani - su cui ancora oggi grava la spada di Damocle delle concessioni balneari in scadenza - stanno provando in questi giorni a evitare impennate di prezzo, ma gli aumenti ci sono già sia sui costi dei lettini, sia sui servizi di ristorazione (situazione denunciata su queste pagine anche dai pubblici esercenti nei giorni scorsi, con rincari che riguardano anche merci che non sono legate alle produzioni dei Paesi coinvolti nel conflitto in Ucraina). Costano di più l’energia, il pesce ed è raddoppiata persino la spesa per il legno dei pontili. La prova del nove dei costi per i bagnanti, naturalmente, la si avrà nei weekend e nelle settimane calde dei prossimi tre mesi. Ma il caro prezzi è realtà e le tariffe estive, maggiorate, entreranno in vigore già a partire dall’inizio di giugno. 

Come in ogni settore, nell’estate della grande liberazione dalle restrizioni i prezzi dei lidi sono aumentati rispetto al pre-Covid. Basta dare un’occhiata online per fare un confronto tra i prezzi di qualche anno fa e quelli della stagione in corso. I costi medi dei principali stabilimenti cittadini si aggiravano tra i «10 e i 18 euro». Oggi, invece, lettino e ingresso costano tra i «15 e i 20 euro». Aumenti significativi praticamente per tutti, in sostanza, rispetto al mondo pre-pandemico. Al Bagno Elena, per esempio, un lettino costerà 12 euro fino alla fine di maggio, come nel 2021. Dopodiché, a partire dal primo giugno, si pagherà 20 euro per il pontile e 15 per la spiaggia. Al Lido Sirena, dall’altro lato di Palazzo Donn’Anna, una postazione da due lettini più ombrellone costa oggi 25 euro al giorno (30 se in prima fila); 20 euro per ingresso più lettino alle Rocce Verdi (come da listino prezzi leggibile sul sito aggiornato). Aumento di un euro anche per il Lido Marechiaro (che sorge dal lato opposto rispetto allo Scoglione): da 15 a 16 euro rispetto all’estate scorsa per assicurarsi un lettino nel borgo del Golfo.

Tutti i prezzi sono sostanzialmente aumentati, anche fino al 30%, rispetto a quelli che si trovano indicizzati su Google come primo risultato. I prezzi aggiornati, insomma, sono reperibili solo sui siti ufficiali dei singoli stabilimenti.

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La guerra ha confermato il caro vita subentrato durante l’emergenza sanitaria. I prezzi lievitati nelle ultime estati a causa del Covid e delle relative restrizioni dei posti per i bagnanti, in pratica, resistono oggi a causa degli aumenti dell’energia, delle materie prime e della speculazione portati dalla guerra. È emblematico, in questo senso, il racconto che arriva da uno dei lidi storici e ricercati della città, il Gabbiano a Marechiaro. «Quest’anno abbiamo mantenuto gli stessi prezzi di due anni fa, quando li aumentammo per la pandemia - spiega il titolare Ciro Varriale - Non li abbiamo alzati ulteriormente per evitare di andare a gravare sui nostri clienti. In pratica, da noi 10 ingressi costano 230 euro. Prima della pandemia, costavano invece 170 euro. Quest’anno pensavamo di riportarli ai prezzi pre-Covid, visto che le restrizioni erano sparite, ma non li abbiamo potuti più abbassare a causa della guerra e dei relativi aumenti, che hanno fatto lievitare i costi per noi». Varriale si sofferma poi sui problemi - tutt’altro che secondari - che pesano sull’estate di Marechiaro: «Quest’anno le criticità sono due - prosegue - Primo, la gestione della Ztl. L’anno scorso avevamo 24 ore di tempo per inviare al Comune le targhe di chi parcheggiava da noi e gestire il tutto digitalmente, entro la sera stessa. Oggi il Comune pretende le targhe entro tre ore, con un sistema più complesso. Servono due persone solo per fare questo lavoro. Siamo uno stabilimento balneare, non un parcheggio. Il secondo problema è il Palazzo degli Spiriti. Anche ieri i ragazzi hanno sfondato i nostri cancelli per fare i tuffi e buttare pietre. Ieri sono intervenuti i carabinieri. Serve più sorveglianza».

Restiamo a Posillipo ma torniamo a Palazzo Donn’Anna. Dario Liguori, del Lido Sirena, spiega che «l’aumento dei costi dell’energia al momento è sostenibile. I prezzi da noi saranno invariati per questa stagione. Una postazione da 2 lettini più un ombrellone costerà 25 euro al giorno, 30 euro solo se in prima fila. Dall’anno scorso, inoltre, non abbiamo più a disposizione la piattaforma: abbiamo perso 200 posti. Siamo in attesa di ricevere di nuovo l’autorizzazione: è una trafila burocratica molto lunga e complessa. Il deficit che ci arriva dallo stabilimento, in altre parole, lo colmiamo con il ristorante». Un altro esempio concreto dei rincari per gli imprenditori arriva dal Lido Marechiaro: «Abbiamo aumentato solo di un euro il lettino rispetto all’estate scorsa, da 15 a 16 - dicono i gestori - ma il nostro margine di guadagno è destinato a scendere. Solo per il legno della piattaforma da manutenere abbiamo pagato più del doppio di quanto speso nel 2021». Altre cronache del mercato impazzito, dalla logistica ai trasporti, dal pesce alla verdura. Eventi globali e speculazioni che gravano sulle spalle delle famiglie, naturalmente, e non solo su quelle degli imprenditori.

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