«Stiamo per chiudere ottobre quasi a roghi zero perché l'80% degli incendi avveniva su questa fetta di territorio che ora è presidiata h24». Lo sottolinea, con orgoglio ma soprattutto con soddisfazione, l'assessore alla Terra dei fuochi del Comune di Giugliano, Tonia Limatola, nel corso di un soptralluyogo organizzato ieri al campo rom di via Carrafiello con l'incaricato del governo per il contrasto ai roghi, Filippo Romano, e rappresentanti dell'Esercito. L'amministrazione cittadina ha avviato un'operazione di rimozione rifiuti nell'insediamento abusivo che fino a qualche settimana fa è stato sottoposto alle misure stringenti della zona rossa a seguito di un focolaio Covid scoppiato al suo interno. Ieri il sopralluogo si è svolto tra un bilancio sul fronte roghi e rifiuti e l'avvio di attività compiute d'intesa con la comunità rom per spingerla ad abbandonare il campo e ad accettare la sistemazione in abitazioni. Per questa comunità è infatti partito il progetto Abramo, che prevede l'integrazione di circa 400 rom attraverso l'assegnazione di case, l'inserimento nel mondo scolastico dei minori e quello lavorativo degli adulti. Nell'accampamento risiedono oltre 200 minori.
«Con la presenza h24 dei militari, che siamo riusciti a ottenere nonostante la fine della zona rossa, il fenomeno dei roghi tossici si sta finalmente tenendo sotto controllo», commenta Limatola: «È un risultato magari sfuggito alle persone perché abbiamo avuto altre emergenze come i miasmi, però è confortante. Con il controllo di questo pezzo di territorio, il fenomeno dei roghi è sotto controllo. Speriamo il presidio resti fino a che non diventerà concreto il progetto Abramo. Ma intanto il Comune sta rimuovendo i rifiuti e l'attività educativa che stanno svolgendo i militari sta dando importanti risultati». Il primo cittadino Nicola Pirozzi, già durante le settimane di zona rossa, aveva detto che con il presidio dei militari in zona i roghi in città erano spariti.
Le associazioni sono al lavoro da tempo e soprattutto sono alla ricerca di abitazioni da poter dare in affitto alle famiglie rom. Il primo passo per l'integrazione è proprio quello di stipulare contratti di fitto cosi che le famiglie potranno via via lasciare il campo abusivo di via Carrafiello. Ora si sta procedendo a verificare le residenze, i certificati vaccinali dei più piccoli, documenti e cittadinanze. Un percorso lungo e complesso, voluto e sostenuto anche dalla Regione Campania che finanzia il progetto con circa 900mila euro. La comunità di via Carrafiello è quella che negli anni ha subito più sgomberi e ora all'orizzonte si profila una vera e propria svolta.