Far west tra la folla a Frattamaggiore: gioielliere uccide rapinatore mascherato

Far west tra la folla a Frattamaggiore: gioielliere uccide rapinatore mascherato
di Marco Di Caterino
Domenica 11 Febbraio 2018, 09:06 - Ultimo agg. 11:43
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FRATTAMAGGIORE - Una tentata rapina finita nel sangue. In quattro tentano la «spaccata» nella gioielleria Corcione, al corso Durante di Frattamaggiore. Il titolare è intervenuto ingaggiando una violenta colluttazione con uno dei malviventi, che ha sparato due volte. Il gioielliere ha reagito con la sua pistola legalmente detenuta, esplodendo un solo colpo che ha ucciso all'istante Raffaele Ottaiano, di Caivano, già noto alle forze dell'ordine, che è stramazzato sul marciapiedi, a pochi metri da un negozio di abbigliamento affollato di mamme e bambini.
 

Ma lo choc e il terrore non erano ancora finiti. La colluttazione tra il titolare della gioielleria e il malvivente è stata immediatamente notata da un ispettore di polizia, in servizio presso il commissariato di Frattamaggiore, che è intervenuto. L'agente si è qualificato, ha imposto l'alt e poi ha esploso con la sua arma d'ordinanza un paio di colpi in aria a scopo intimidatorio. Le detonazioni hanno disorientato uno dei complici del malvivente ucciso. E tanto è basato al poliziotto per bloccare Luigi Lauro, 28 anni, di Crispano, uno dei tanti violenti balordi di quel ventre molle che questa parte dell'hinterland a nord di Napoli. Gli altri due complici, approfittando del fuggi fuggi generale, si sono allontanati a piedi, facendo perdere le tracce, tra la gente spaventata e tanti bambini sotto choc che hanno visto le scene di sangue, sentito il secco rumore degli spari. E poi quell'uomo immobile sul marciapiedi con una maschera di Carnevale da film horror. Uno spettacolo agghiacciante. Èstato lo stesso ispettore, insieme con un maresciallo dei carabinieri che pure era libero dal servizio e che è intervenuto non appena aveva udito i colpi di pistola, ad avvisare gli agenti del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vice questore Rachele Caputo, e a chiedere l'intervento di un'ambulanza del 118, che è giunta sul luogo della tentata rapina, in una manciata di minuti. Ai sanitari è bastato davvero poco per capire che per Ottaiano non c'era più nulla da fare. Gli agenti hanno ritrovato due pistole, una a tamburo e una semiautomatica calibro 9x21. Armi vere, pronte a uccidere.
 
Al corso Durante si è radunata una grande folla, tanto che sono dovuti intervenire una decina di agenti del reparto mobile, in tenuta antisommossa, anche per fronteggiare il sicuro arrivo dei familiari del rapinatore ucciso, visto che tra Frattamaggiore e Caivano corrono poco meno di cinque chilometri.

Le prime fasi dell'indagine, coordinata sul posto dal pubblico ministero Giuseppe Borriello, della Procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore Francesco Greco, si sono focalizzate su una prima ricostruzione di quanto accaduto. Ieri sera poco dopo le 18.30 si sono materializzati davanti alla gioielleria Corcione due scooter Beverly con quattro persone a bordo. Due si sono dirette verso l'ingresso del negozio, gli altri hanno atteso a qualche metro di distanza. Poi tutto si è consumato un meno di due minuti. Ottaiano ha indossato quell'orribile maschera, stringendo in una mano un pesante martello, con il quale ha ridotto in frantumi una delle vetrine interne del negozio. Il rumore ha richiamato l'attenzione del titolare, che non era nella gioielleria, ma nella sua abitazione sovrastante il negozio. Il titolare si è precipitato per le scale, e quando è uscito dal portone dello stabile, adiacente alla gioielleria, si è trovato faccia a faccia con il bandito. I due si sono azzuffati, e nel corpo a corpo il malvivente ha esploso due colpi che hanno centrato le vetrine dell'agenzia immobiliare e quella del negozio di abbigliamento. Il gioielliere, invece, ha esploso un solo colpo. Quello mortale.
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