Torre Annunziata, sei auto a fuoco nella notte: l'ipotesi della vendetta personale

Torre Annunziata, sei auto a fuoco nella notte: l'ipotesi della vendetta personale
di Dario Sautto
Lunedì 15 Marzo 2021, 10:00
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Ritornano i roghi di auto nei quartieri dello spaccio. Stavolta, i piromani sono entrati in azione in via Gioacchino Murat, cuore del rione Murattiano, una delle zone scelte dai pusher di Torre Annunziata per vendere droga. Ma in questo caso, potrebbero esserci beghe personali dietro il raid incendiario che ha distrutto tre auto e danneggiato altre tre vetture parcheggiate in zona. Intorno alle 2:30 della scorsa notte, i vigili del fuoco sono stati costretti ad intervenire nel quartiere per domare le fiamme che avevano ormai investito ben sei autovetture parcheggiate sui due lati di via Murat. Dopo alcune ore, il rogo è stato domato e sono state avviate le indagini, condotte dai carabinieri della sezione radiomobile della compagna di Torre Annunziata.

Dai primi accertamenti, non sono stati trovati inneschi, dunque è molto probabile che il piromane di turno abbia cosparso una delle auto con liquido infiammabile, per poi darsi alla fuga.

A quanto pare, le fiamme sono state appiccate a una Volkswagen Polo di proprietà di una 30enne incensurata e residente in quella zona. Da quella vettura, l'incendio si è poi propagato e ha distrutto anche la Renault Modus di un pensionato e una Nissan Micra di un altro incensurato. Le fiamme hanno lambito, provocando piccoli danni, anche a una Hyundai Atos di una donna, una Renault Clio di un uomo con precedenti e una Fiat Punto di un ex spacciatore. L'arrivo dei vigili del fuoco ha permesso di salvare le altre tre auto, che hanno subito solo piccoli danni.

I sei proprietari sono stati tutti individuati e già ascoltati dagli investigatori, che al momento non escludono alcuna pista. Nessuno ha subito minacce né ha raccontato un possibile movente dietro il raid di fuoco della scorsa notte. Anche se al momento gli esperti dei vigili del fuoco non danno la certezza che si tratti di un rogo doloso, è impossibile pensare che nel cuore della notte una vettura parcheggiata da ore possa andare a fuoco per un guasto. Esclusa, inoltre, la pista di una possibile truffa assicurativa, visto che nessuna vettura era coperta per gli incendi.

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Gli investigatori al momento seguono la pista privata: un dispetto, probabilmente nei confronti della 30enne o di qualche suo familiare, forse per futili motivi. Sono in corso le analisi dei filmati delle telecamere presenti nei pressi di via Murat, per capire se ci siano stati movimenti sospetti durante la notte tra sabato e domenica. Possibile, pure, che possa essersi trattato di uno scambio di persona, e dunque che il raid incendiario fosse indirizzato a qualcun altro. Sembra esclusa, per ora, la pista della camorra. Da mesi, ormai, non si verificavano raid incendiari a Torre Annunziata, dove fino allo scorso anno anche la faida di camorra era stata letteralmente infuocata da roghi e bombe contro auto e portoni. Avvertimenti, per «marcare» il territorio e mandare messaggi nei confronti dei rivali.

Poche ore prima del raid, i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, insieme ai colleghi del reggimento Campania, avevano concluso una vasta operazione ad alto impatto. Due persone erano finite in carcere: il 41enne Mario Cisale è stato sorpreso in via XXIV Maggio con un sacchetto nero nel quale trasportava un chilo di marijuana. A Boscotrecase, invece, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione Moreno Abbruzzese, 24enne pregiudicato: dopo aver violato i domiciliari durante la zona rossa, è stato colpito dal nuovo provvedimento restrittivo. È ritenuto uno dei rapinatori dei turisti che sbarcavano a Napoli. I controlli hanno permesso di multare 17 persone per violazioni alle norme anti Covid: erano in giro in un comune differente da quello di residenza o senza un motivo valido. Altrettante persone sono state multate per violazioni al codice della strada. 

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