Finti vaccini e “traffico” di Green pass, è caccia ai profili social: «Rete di insospettabili»

Finti vaccini e “traffico” di Green pass, è caccia ai profili social: «Rete di insospettabili»
di Leandro Del Gaudio
Sabato 5 Febbraio 2022, 00:00 - Ultimo agg. 17:07
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Una rete di insospettabili. Che si rafforza con il passare dei giorni, ringalluzzita dalle notizie che emergono dalle terapie intensive e dai dati del contagio sul lento (non definitivo) ridimensionamento di Omicron. Una rete di no vax, che si agita e si attrezza, in vista delle prossime scadenze, con un obiettivo dichiarato: bucare il sistema fondato sulle vaccinazioni e sulla libera circolazione di chi ha una tessera ministeriale in tasca. Sono diversi i focolai No vax, e - ridotti ai minimi termini - possono essere distinti in due grandi categorie: quelli dichiarati, che hanno esplicitamente manifestato il proprio dissenso nei confronti delle regole su scala europea, che impongono dosi di vaccini e protezioni individuali, a seconda del periodo e del contesto geografico; e quelli subdoli, che non hanno assunto il farmaco, ma che possono fare affidamento su un documento formalmente ineccepibile. Ci sono soggetti che in questi mesi si sono organizzati attraverso canali social (Telegram in particolare), grazie a messaggistiche istantanee che si autodistruggono a distanza di pochi minuti e che hanno rappresentato uno strumento decisivo per eludere controlli e dribblare le regole. In che modo? Attraverso chat criptate, sono circolati per mesi nomi, tariffari, strategie. 

Un mondo sommerso legato alla possibilità di acquistare l’accesso al green pass senza porgere la spalla all’infermiere di turno, senza farsi iniettare cioé quel farmaco che - alla luce del sole - una minoranza agguerrita e aggressiva continua a ripudiare. Ma restiamo ai canali telematici. Dai social alla strada il passo è stato breve per molti. È tramite le informazioni circolate in canali riservati, che qualcuno ha potuto hackerare la piattaforma infornatica della regione Campania, bucando gli archivi di alcune farmacie sul territorio. È accaduto a San Giovanni a Teduccio, dove ogni giorno decine di persone affollano il desk di una delle farmacie più accorsate in vista di tamponi e di vaccini, grazie alla capacità di esperti informatici di entrare in possesso delle credenziali individuali di alcuni cittadini (ovviamente all’insaputa dei titoleri del negozio, che hanno prontamente denunciato le prime anomalie del sistema).

Ma al di là degli hacker, il mondo no vax in città è fatto soprattutto da insospettabili. 

Parliamo dei 38 clienti dei due infermieri della Fagianeria finiti in cella (inchiesta condotta dal pm Henry John Woodcock), ai quali la Asl Napoli uno ha di recente sospeso il green pass (avevano pagato 150 euro per avere finti vaccini); dei clienti di tre medici del Vasto (inchiesta condotta dai pm Alessandra Converso e Ida Teresi); ma anche di tantissimi altri soggetti non ancora individuati. Si sarebbero affidati a conoscenze, magari facendo leva su una sorta di passaparola, per entrare in ospedale o in farmacia, certi della possibilità di evitare la dose. In campo la Digos, che monitora la galassia No vax da mesi, specie nei raduni di piazza Dante (quasi sempre il sabato), ma anche in altre sortite (come la denuncia del premier Draghi firmata da decine di persone e depositata venerdì scorso in Procura); al lavoro anche militari della finanza, dei carabinieri, agenti della Mobile, con l’obiettivo di stanare i contatti che hanno consentito a centinaia di persone di evitare il vaccino. 

Video

Un mondo avvelenato da tensioni, quello dei No vax, come emergso da un recente episodio di intolleranza avvenuto in un negozio di telefonia al Vomero, come raccontato da un video ricavato dalla telecamera interna. Una giovane donna ha gettato un bicchiere di acqua addosso una commessa, per protestare contro la sua richiesta di green pass (per altro imposta dalla legge). Un gesto spregevole, frutto di una elaborazione dottrinaria e ideologica che passa anche attraverso una organizzazione tramite i canali social: canali ora più che mai battuti dalle forze di pg, al lavoro sulla rete di insospettabili senza vaccino. 

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