Triassi vince il ricorso: è il nuovo procuratore di Nola

Triassi vince il ricorso: è il nuovo procuratore di Nola
di Gigi Di Fiore
Venerdì 19 Giugno 2020, 07:30
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Si insedierà tra qualche giorno. Laura Triassi è il nuovo procuratore capo di Nola. In sei giorni, il plenum del Csm ha liquidato agli inizi di giugno la pratica che mette fine a una vertenza amministrativa durata quasi tre anni.

Sulla nomina, il 25 ottobre del 2017, di Anna Maria Lucchetta, già pm alla Dda di Napoli, al vertice della Procura di Nola, fece subito ricorso amministrativo Laura Triassi. Già giudice istruttore, poi gip a Napoli, magistrato in corte d'appello, poi su sua richiesta pm a Potenza dal 2009, Laura Triassi si rivolse al Tar del Lazio contestando tre decisioni diverse del Csm per altrettanti posti direttivi in cui concorreva. La prima sezione del Tar del Lazio le ha dato ragione su Nola, ritenendo carenti le motivazioni della decisione del Csm a favore di Anna Maria Lucchetta. Una decisione confermata a gennaio di quest'anno dal Consiglio di Stato, anche per «assenza di vera e propria valutazione del profilo della ricorrente». Il 4 giugno scorso, con relatore il consigliere Giuseppe Cascini, il plenum del Csm ha nominato formalmente Laura Triassi procuratore capo a Nola. Sei giorni dopo, su richiesta di Anna Maria Lucchetta, ha trasferito l'ex procuratore capo alla Procura di Napoli, dove nove posti di pm sono vacanti, all'incarico che occupava prima del 2017: sostituto procuratore. È formalmente una «riassegnazione all'ufficio di provenienza».
 


È un ritorno in un ufficio campano per Laura Triassi che, a Potenza, per due anni, aveva anche svolto l'incarico di procuratore capo facente funzioni prima della nomina di Luigi Gay. Sostituto anziano in Procura a Potenza, Triassi ha firmato da gip a Napoli impegnative ordinanze anche sui clan della camorra o in inchieste di tangentopoli. A sorpresa, da magistrato della corte d'appello di Napoli, chiese il trasferimento a Potenza dove si è anche occupata delle inchiesta sugli insediamenti petroliferi in Basilicata sostenendo l'accusa in udienza. Torna, dopo 11 anni, al vertice di una Procura delicata, in un territorio di insediamenti industriali e di presenze criminali. 

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