Da venerdì mattina l’avvocato Carmine Gervasi, 62 anni, stimato penalista del foro di Lecce, è attaccato al telefonino. Ripete quel numero dal quale la sera prima l’aveva chiamato Rosa Della Corte, la ragazza di Casandrino condannata a 18 anni di carcere per l’omicidio del suo fidanzato, Salvatore Pollasto, trovato cadavere all’interno della sua Y10 la mattina del 4 aprile del 2003, in una stradina cieca di via Borsellino e Falcone a Casandrino. Rosa Della Corte - che si è sempre proclamata innocente - gli aveva detto: «Avvocato, domani torno», dove stava scontando il resto della pena. E invece è sparita. Con lei il nuovo compagno, conosciuto a Lecce durante i permessi per buona condotta, con il quale stava costruendo una nuova vita.
Il legale segue da tre anni le vicende giudiziarie di Rosa Della Corte. «L’ho sentita giovedì sera.