Ucraina, Verdoliva (Asl1): molti profughi in arrivo già vaccinati con la seconda dose

Ucraina, Verdoliva (Asl1): molti profughi in arrivo già vaccinati con la seconda dose
Lunedì 7 Marzo 2022, 18:24
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«Conosciamo il grandissimo sforzo per arrivare al 78% di popolazione vaccinata a Napoli e quindi capisco che ci sono realtà che questo sforzo non sono riuscite a metterle in campo. Al momento sappiamo che la popolazione ucraina vaccinata è del 35% ma chi sta arrivando dimostra di avere anche già fatto la seconda dose. Chi arriva in questi giorni costituisce un altissimo tasso di percentuale del 35% già vaccinato». Lo afferma il direttore dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva dal residence per i profughi ucraini all'Ospedale del Mare di Napoli.

Oggi l'Asl partenopea ha effettuato otto dosi per adulti e quattro per bambini e in queste ore sta verificando con tamponi e lettura dei documenti sanitari la situazione dei circa 100 arrivati al residence. «L'Asl - spiega Verdoliva - inquadra le prime necessità sulle malattie croniche di cui ne troviamo diverse, per fare le adeguate cure e poi dotiamo di codice da “straniero presente” gli ucraini in arrivo, per farli entrare nel sistema sanitario e garantire lo sforzo della Campania per affrontare il covid e anche verificare lo stato vaccinale per agire con la somministrazione del vaccino in continuità per il ciclo iniziato in Ucraina.

Da parte dei profughi non abbiamo trovato resistenza, sono allineati alla nostra organizzazione, si sottopongono al tampone e ci mostrano i documenti del loro ciclo vaccinale in patria». Su chi viene trovato positivo al covid a Napoli, Verdoliva spiega che «possono andare verso una sistemazione autonoma come gli italiani positivi ma non gravi e restano a casa. Se non anno questa possibilità con lo sforzo dell'Asl Napoli 3 sud c'è un covid residence a Portici e chi ha bisogno viene ospitato in questa struttura dove rimane fino alla negativizzazione». 

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