«Conosciamo il grandissimo sforzo per arrivare al 78% di popolazione vaccinata a Napoli e quindi capisco che ci sono realtà che questo sforzo non sono riuscite a metterle in campo. Al momento sappiamo che la popolazione ucraina vaccinata è del 35% ma chi sta arrivando dimostra di avere anche già fatto la seconda dose. Chi arriva in questi giorni costituisce un altissimo tasso di percentuale del 35% già vaccinato». Lo afferma il direttore dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva dal residence per i profughi ucraini all'Ospedale del Mare di Napoli.
Oggi l'Asl partenopea ha effettuato otto dosi per adulti e quattro per bambini e in queste ore sta verificando con tamponi e lettura dei documenti sanitari la situazione dei circa 100 arrivati al residence. «L'Asl - spiega Verdoliva - inquadra le prime necessità sulle malattie croniche di cui ne troviamo diverse, per fare le adeguate cure e poi dotiamo di codice da “straniero presente” gli ucraini in arrivo, per farli entrare nel sistema sanitario e garantire lo sforzo della Campania per affrontare il covid e anche verificare lo stato vaccinale per agire con la somministrazione del vaccino in continuità per il ciclo iniziato in Ucraina.