Unipol, la classifica sul welfare:
Campania a metà strada

Unipol, la classifica sul welfare: Campania a metà strada
Martedì 19 Aprile 2022, 13:44
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La Campania si è classificata nel 2021 al 18° posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare con un punteggio di 54 su una scala da 0 a 100. Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index”, strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire - realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The european house – Ambrosetti.

Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano gli indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e gli indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

Con riferimento agli indicatori di spesa, la Campania ottiene un punteggio di 68,05 posizionandosi al 12° posto, mentre registra un punteggio pari a 40 nella componente di indicatori strutturali, classificandosi al 19° posto.

Dall’analisi degli indicatori, la Regione è sotto la media nazionale, all’ultimo posto (21°), per spesa sanitaria pubblica pro capite (con 1.912 euro contro una media nazionale di  2.114) e al 19° posto per la spesa sanitaria privata pro capite (con 298 euro contro una media nazionale di 480). Si conferma un trend registrato in altre regioni: spesa pubblica e spesa privata seguono lo stesso andamento, sia quando esse sono sopra la media nazionale sia quando si collocano sotto. 

Risulta invece superiore alla media nazionale la spesa pubblica in consumi finali per l'istruzione e la formazione: con un tasso pari al 6,1% del Pil, la Campania si posiziona come la 3° Regione in Italia contro una media nazionale del 3,3%.

Lo stesso vale per la spesa pro-capite per fruitore di asilo nido con 7.422 euro annui superiore al valore medio nazionale pari a 5.537 euro.

Campania si colloca come fanalino di coda per la gran parte degli indicatori inerenti le condizioni socio-economiche. La Regione, che registra il minor numero di pensionati a livello nazionale (22% della popolazione), risulta ultima (21° posto) per l’altissimo tasso di cittadini inattivi (77% contro il 44% nazionale), penultima (20°) per tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni (con il 18% regionale contro il 9,2% nazionale) e al 19° posto per numero di Giovani Neet che non studiano e non lavorano, tra 15 e 34 anni, (con 35%) contro una media nazionale che si attesta al 20%.

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