Vaccino Covid a Napoli, insulti e botte all'hub di Capodichino: costola rotta al vigilante

Vaccino Covid a Napoli, insulti e botte all'hub di Capodichino: costola rotta al vigilante
di Melina Chiapparino
Giovedì 27 Maggio 2021, 23:46 - Ultimo agg. 29 Maggio, 08:11
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Sono cifre da record, quelle dei vaccini Pfizer che, da ieri, hanno dato un’accelerata significativa alla campagna anti-Covid napoletana. Dopo l’arrivo delle forniture mercoledì, le somministrazioni sono ripartite con un bilancio di 9mila inoculazioni, ieri, tra l’hub di Fuorigrotta e quello di Capodichino. Nonostante il gran numero di convocati, non si sono registrati particolari disagi ma c’è stato un episodio di violenza all’ingresso del centro Atitech a Capodichino. L’aggressione contro le guardie giurate sarebbe stata scatenata dalla mancata convocazione di un uomo che pretendeva di essere vaccinato. Fino a oggi, lo stop di 24 ore dei centri vaccinali avvenuto lunedì per la carenza di dosi a disposizione, ha comportato effettivamente l’accorpamento delle prenotazioni, con i candidati che avrebbero dovuto fare il richiamo a inizio settimana chiamati nei giorni successivi. Ma c’è chi ancora non ha ricevuto l’sms di riprogrammazione della data. 

Il cittadino che ha aggredito le guardie giurate, rompendo una costola a una di loro, è stato denunciato per lesioni.

Secondo la ricostruzione di quanto accaduto, ieri mattina, all’ingresso del centro vaccinale di Capodichino, ha cercato di colpire ripetutamente i vigilantes che gli impedivano di superare le transenne. L’uomo, che non aveva ricevuto la convocazione per la seconda dose e pretendeva a tutti i costi la somministrazione del farmaco, li ha insultati e li ha minacciati, per poi passare dalle parole alle vie di fatto. Strattonandoli e non solo. Quindi, pugni e schiaffi, fino a quando non è stato allontanato. Ma l’episodio ha seminato panico e ha fatto salire la tensione tra le persone che attendevano il proprio turno. 

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In questi ultimi giorni sono stati tanti i cittadini che, pur avendo una data fissata per la seconda dose di Pfizer, come indicato sulla ricevuta della prima somministrazione, non sono stati convocati. A tutti hanno è chiesto di attendere un sms con le nuove comunicazioni per la riprogrammazione dell’appuntamento, reso necessario dalla mancanza di forniture del farmaco che è tornato nuovamente nei congelatori degli hub napoletani lo scorso mercoledì pomeriggio. Questa attesa, a parte l’episodio di aggressione, ha comunque alimentato la preoccupazione dei candidati che, in alcuni casi, si sono recati agli hub per chiedere rassicurazioni. 

«Abbiamo accorpato tutti i candidati che dovevano essere vaccinati questa settimana, nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, data in cui concluderemo questa fase di seconde dosi» assicura Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro che annuncia «lo slittamento ai primi di giugno delle seconde dosi di AstraZeneca previste il 29, 30 e 31 maggio per continuare i vaccini Pfizer, di cui c’è stata una nuova fornitura straordinaria con 17 mila dosi». 

 

Dopo gli sms falsi di convocazioni e anche le e-mail con informazioni errate per la chiamata al vaccino, sono stati avviati gli accertamenti dell’Asl partenopea che ieri ha individuato altrundici casi di persone che avevano ricevuto il messaggio per posta elettronica (mai previsto dalla azienda sanitaria napoletana che invita a recarsi nei centri vaccinali solo tramite sms). Ma la lotta a notizie fake e frodi riguarda anche la distruzione dei flaconi usati negli hub vaccinali. 

«I flaconi vengono frantumati e gettati nei rifiuti speciali - spiega il manager Verdoliva - li distruggiamo per evitare che possano essere oggetto di attenzioni da parte di terzi con cattive intenzioni, come il rischio di utilizzarli». Un procedimento di sicurezza, adottato dal 27 dicembre in tutti gli hub napoletani che, oggi, proseguono, dunque, con i vaccini e replicheranno i grandi numeri di Pfizer. Convocati in 5.200 a Capodichino e in più di 4mila alla Mostra d’Oltremare. 

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