Vaccino Covid a Napoli, il centro al museo di Capodimonte va a rilento: Madre e Stazione Marittima pronti

Vaccino Covid a Napoli, il centro al museo di Capodimonte va a rilento: Madre e Stazione Marittima pronti
di Melina Chiapparino
Martedì 16 Marzo 2021, 08:01 - Ultimo agg. 11:29
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A Napoli, la campagna anti Covid potrà contare su tre nuovi centri attrezzati per la somministrazione dei vaccini. Il completamento degli allestimenti, per almeno due dei tre siti da attivare, era stato previsto per sabato 13 marzo ma l'attesa si è conclusa ieri, con la fine dei lavori per i punti vaccinali nella Stazione Marittima e al Museo Madre. Ci vorrà ancora qualche giorno, invece, per la chiusura dei cantieri nell'ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte dove gli allestimenti sono in fase conclusiva e la consegna è stata programmata per la fine della prossima settimana. Nonostante qualche rallentamento, la campagna vaccinale dell'Asl Napoli 1 è a un passo dall'obiettivo di raggiungere cifre record nelle somministrazioni. L'attivazione dei tre nuovi centri riuscirà a garantire, ogni giorno, fino a 3.800 vaccini in più da aggiungere a una media di 2.500 somministrazioni quotidiane al Covid Vaccine Center che, sulla carta, può arrivare a farne quasi 5mila. Numeri significativi per l'impennata dei vaccini ma impossibili da raggiungere se non arriveranno dosi e rifornimenti per gli hub napoletani. 

 

Le date delle convocazioni per i candidati all'immunità, nei tre nuovi punti vaccinali, sono in fase di programmazione e, inevitabilmente, collegate alla possibilità di riprendere o meno le inoculazioni di AstraZeneca. In realtà, per i centri era stata prevista la dotazione di tutti i farmaci al momento disponibili, a cominciare da Pfizer e AstraZeneca, nonché Moderna che per ora è stato somministrato a domicilio dall'equipe vaccinali dell'Asl napoletana agli over 80 di Capri e Anacapri. Anche la platea dei convocati è in via di definizione ma, il dato certo, è che sarà caratterizzata dal criterio della prossimità territoriale interessando nel caso dell'ex Fagianeria, anche quartieri più periferici come Scampia e Secondigliano. Ciascuno dei tre centri vaccinali è stato dotato di aree per l'accettazione e la registrazione, box vaccinali allestiti con 10 postazioni alla Stazione Marittima, 7 all'ex Fagianeria e 4 al Madre, un'area di osservazione e relax post vaccino, un punto di primo soccorso e tutte le stanze adibite al personale sanitario, come gli spogliatoi e gli spazi destinati alla farmacia e alla preparazione delle dosi vaccinali. Infine, questa settimana potrebbero partire «vaccini a domicilio per i quali si attende l'adesione dei medici di base», ha annunciato Marco Papa, direttore del coordinamento vaccinale dell'Asl napoletana. Gli hub vaccinali che stanno per partire, sono stati allestiti con una cura particolare verso i siti ospitanti che nel caso del Museo e del Real Bosco di Capodimonte, sono stati concessi gratuitamente a differenza di un affitto mensile destinato «a coprire le spese», per la Stazione Marittima, come ha affermato Tommaso Cognolato amministratore di Terminal Napoli.

Il punto vaccinale nell'ex Fagianeria, dotato di 7 box per somministrare fino a 1260 vaccini al giorno, offrirà una vista suggestiva del bosco ai candidati in attesa del vaccino e anche a quelli nell'area di osservazione, grazie a grandi vetrate in plexiglas che circonderanno la struttura. «Si entrerà da Porta Miano dove c'è un ampio parcheggio esterno - ha sottolineato Papa - e stiamo organizzando una navetta per raggiungere la Fagianeria se non si vuole o non si può fare una passeggiata nel bosco». 

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Anche il centro vaccinale nel Museo Madre, dotato di 4 box per somministrare fino a 1.260 vaccini, è stato allestito con l'intenzione di «utilizzare l'arte per sconfiggere la paura della pandemia». «Abbiamo allestito piccoli segni di un museo di arte contemporanea, con le fotografie del nostro Mimmo Jodice, di Luciano Romano, Sergio Fermariello - ha fatto sapere Angela Tecce, presidente del Madre - speriamo che il centro vaccinale potrà convivere con le attività del Museo quando riprenderanno». 

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