Vaccino, la Campania fissa l'obiettivo: 45mila dosi somministrate ogni giorno

Vaccino, la Campania fissa l'obiettivo: 45mila dosi somministrate ogni giorno
di Ettore Mautone
Lunedì 22 Marzo 2021, 23:00 - Ultimo agg. 23 Marzo, 12:16
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Gli obiettivi da raggiungere sono le 500 mila inoculazioni al giorno e l’80 per cento della popolazione italiana immunizzata contro Covid-19 entro settembre. Capisaldi indicati nel Piano nazionale vaccini delineato dieci giorni fa dal commissario Paolo Figliuolo. Un traguardo che, per ora, viene osservato col binocolo e la strada per raggiungerlo è ancora lunga. Nella giornata di domenica, che ha chiuso l’ultima settimana, sono state somministrate nello Stivale circa 232 mila dosi per un totale, a partire dal V-day del 27 dicembre del 2020, di poco più di 7.760.000 di dosi complessive mentre è stato completamente vaccinato solo il 4,14 per cento della popolazione del nostro Paese. Nello stesso giorno, in 24 ore in Campania, sono state inoculate circa 18 mila dosi dei tre farmaci disponibili, (Astra Zeneca, Moderna e Pfizer) mentre dall’inizio della campagna vaccinale sono state complessivamente 662 mila e ad aver completato il ciclo di iniezioni è così solo il 3,85 per cento della popolazione. A regime, per raggiungere l’obiettivo fissato, dovrebbero essere 45 mila le dosi somministrate in Campania ogni 24 ore. Anche qui una meta ancora lontana se si considera che, anche nelle giornate di picco, segnate prima dello stop ad Astra Zeneca, si è arrivati al massimo a inoculare 23 mila dosi in un giorno. 



Il limite, finora, per la macchina vaccinale della Campania – rivelatasi tra le più efficienti del Paese - sono state le scorte di vaccini e le consegne col contagocce. Tanto che l’annunciato invio, in tutte le regioni, di osservatori tecnici del commissario Figiuolo, viene visto come un’inutile sottolineatura centralista a fronte dell’unico nodo da sciogliere che riguarda, appunto, l’aumento delle forniture. Nodo reso più stretto in Campania, finora, dal mancato rispetto del criterio di assegnazione procapite (ossia a ogni testa una dose). Dopo la fase di avvio, in cui le consegne erano parametrate sulla numerosità delle categorie prioritarie da vaccinare (operatori sanitari e anziani concentrati al Nord) ora che bisogna immunizzare la popolazione generale è giunta l’ora di riequilibrare le assegnazioni. La buona notizia - fatte salve le paure e le timidezze, tradottesi in molte rinunce, dei soggetti candidati a porgere il braccio per Astra Zeneca – è il netto aumento delle consegne di Pfizer.

Entro oggi, intanto, circa un milione di dosi di questo farmaco prodotto dal colosso Usa, saranno distribuite alle Regioni interessando 214 strutture nel Paese. È quanto ha comunicato il commissario all’emergenza Covid, generale Paolo Francesco Figliuolo, nel corso della riunione di lavoro di ieri mattina a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. In Campania tra oggi e domani arriveranno di questa dote 121.680 dosi a fronte di massimo 50 mila a settimana consegnate finora. La prossima settimana saranno 72.500 e la successiva ancora 107 mila salvo aggiustamenti. Approvvigionamenti che hanno già messo in moto i centri vaccinali attivi nei vari ospedali (Cardarelli, Policlinici, Colli) che stanno contattando i pazienti fragili per affiancare l’opera delle Asl. Sulla stessa lunghezza d’onda ci si sta muovendo per quanto concerne i medici di famiglia mentre gli specialisti ambulatoriali dei distretti e del Sumai, che hanno stretto un accordo ad hoc a livello nazionale, pur avendo comunicato la propria disponibilità a vaccinare all’unità di crisi regionale non hanno ancora avuto alcuna risposta. 

Questi medici insieme a quelli di famiglia potrebbero raggiungere a domicilio le categorie dei fragili non deambulanti usando il più maneggiabile vaccino Moderna, conservabile in normali frigoriferi.

In questo caso le dosi arrivate ieri sono 23.300. Di Astra Zeneca, da ieri al 27 marzo, dovrebbero arrivare 54.500 dosi e dal 29 marzo al 3 aprile altre 84.700. La svolta si avrà a metà aprile con le consegna di Johnson & Johnson, somministrabile in singola dose e disponibile già infialato. In Campania, finora, (dati aggiornati a domenica sera scorsa) sono state somministrate 668.478 dosi (447.513 prime dosi e 220.965 seconde dosi). In particolare ne sono state inoculate oltre 21 mila alle forze dell’Ordine, 204266 agli over 80 (su 231.652 prenotate), 7.417 somministrate nella fascia d’età tra 70-79 anni (su 214,972 da inoculare), quindi 314.496 attribuite al personale sanitario, 117.998 al personale scolastico, alcune migliaia infine a care, giver, disabili e fragili. La maggior quota di dosi somministrate è appannaggio di Pfizer (492.217), segue Astra Zeneca con poco più di 147 mila e Moderna con circa 28 mila.

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Che la strada sia ancora lunga per raggiungere le quote di vaccinazioni prefissate lo dicono i numeri, ma va anche detto che l’aumento è stato finora costante e la svolta sta arrivando: in questa settimana in Italia sono state fatte circa 165mila vaccinazioni al giorno a fronte di 179 mila una settimana fa. Flessione dovuta alla sospensione di Astra Zeneca. Le inoculazioni erano però 157 mila due settimane, poco più di 74.000 quattro settimane fa e circa 50.000 a fine gennaio. Per vaccinare il 70% della popolazione ci vorrebbe ancora un anno e mezzo. Di pari passo la Campania: questa settimana sono state praticate 11.800 vaccinazioni al giorno di media, erano 13.700 una settimana fa, 13.900 due settimane fa e 8.000 quattro settimane. La Campania, che paga di più i timori su Astra Zeneca, domenica si è arrivati a 12mila vaccinazioni per un totale di poco più di 673 mila dosi somministrate. 
 

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