Vaccini a Napoli, farmacie nel caos senza J&J: mancano le dosi, chiusi tre hub

Vaccini a Napoli, farmacie nel caos senza J&J: mancano le dosi, chiusi tre hub
di Ettore Mautone
Martedì 15 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:51
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Vaccini, farmacie ferme in città dopo la scure fatta cadere dall'Unità di crisi su tutti i vaccini che utilizzano come vettore un adenovirus e dunque decapitando AstraZeneca (che sarà usato in maniera residuale solo per le seconde dosi degli over sessantenni e poi accantonato) e anche Johnson & Johnson che utilizza la stessa tecnologia del rimedio anglosvedese. Quest'ultimo era impiegato dai 18 agli 80 anni soprattutto in farmacia proprio per la comodità d'uso (singola dose) e anche per la facilità di conservazione in normali refrigeratori. Intanto anche gli altri centri vaccinali della Asl subiscono un rallentamento per consentire la riprogrammazione delle attività. Ieri sono state somministrate solo seconde dosi di Pfizer impegnando tutti i punti vaccinali della Asl tranne il museo Madre (fermo per esigenze tecniche della struttura). Scelta che ha fatto risalire il livello delle inoculazioni quotidiane dopo il sensibile calo registrato nell'open-day, sebbene con lo stesso farmaco, durato quattro giorni, da giovedì a domenica, in cui è stato registrato circa il 40 per cento di rinunce. Ieri invece su 12.500 persone convocate in totale sono state circa 11 mila quelle che sono accorse a vaccinarsi. «Soprattutto con i vaccini a Rna messaggero - avverte Franco Bonaguro, virologo del Pascale - la seconda dose completa la competenza immunitaria. Uno scudo che per sei mesi riesce a proteggere anche dalle principali e più temibili varianti». 

Ma torniamo alle farmacie: per alcuni giorni le Croci verdi osserveranno il completo stop alle prenotazioni e alle punture, almeno fino a quando non saranno restituite, alla Asl Napoli 1, tutte le fiale di Johnson & Johnson in giacenza e ovviamente assegnate quelle di Pfizer e di Moderna, attualmente le uniche somministrabili a ogni fascia di età. Ieri il presidente di Federfarma Napoli Riccardo Iorio ha inviato una nota a tutte le farmacie che hanno aderito al Piano vaccinale (498) per chiedere quante dosi di vaccino ognuna di esse avesse in giacenza. Al contempo sono state richieste, all'azienda sanitaria, le modalità di riconsegna delle dosi e i tempi e i modi per l'utilizzo dei sieri a Rna messaggero. Qui occorre fare una premessa: tutti i 2.233 farmacisti abilitati alla vaccinazione in Campania, che hanno acquisito tale qualifica seguendo un corso di formazione organizzato dall'Istituto superiore di Sanità, sono abilitati a vaccinare con qualunque farmaco. La scelta di usare Johnson & Johnson era stata motivata soltanto dalla possibilità di semplificare le modalità organizzative e di prenotazione e le modalità di reclutamento grazie alla mono somministrazione. «Ora non serve altro che riorganizzare le sedute vaccinali e prevedere dei registri informatici in cui annotare la data della prima dose per effettuare poi i richiami nell'arco dei successivi 35 giorni - spiega Paolo Cotroneo che a Fuorigrotta, in una palestra ha organizzato un vero e proprio mini hub servendosi di medici, anestesisti e personale di supporto con una potenzialità di 500 inoculazioni al giorno - siamo perfettamente in grado di utilizzare anche Pfizer che fuori dal congelatore può essere usato entro 31 giorni mentre dopo l'allestimento della fiala in siringa nell'arco delle successive 6 ore». «Siamo in attesa di sapere come restituire le dosi in giacenza - aggiunge Vincenzo Santagada, presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Napoli e provincia - e di sapere come regolarci per il prosieguo della campagna vaccinale.

I cittadini sono disorientati».

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Oggi intanto, in città, resteranno chiusi anche tre centri vaccinali per l'esaurimento delle scorte proprio di Pfizer e Moderna. Cancelli chiusi presso il Covid Vaccine center della Mostra d'Oltremare, l'hangar di Atitech a Capodichino e il Museo Madre. Aperti invece i centri vaccinali della Stazione marittima e Fagianeria nel Real Bosco di Capodimonte dove saranno somministrate rispettivamente 1.500 prime dosi di vaccino Moderna e all'Eav, (200 prime dosi di vaccino Pfizer). 

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