Vesuvio Pride, a Torre Annunziata
i colori sfidano il buio dei clan

Vesuvio Pride, a Torre Annunziata i colori sfidano il buio dei clan
di Maurizio Sannino
Domenica 5 Giugno 2022, 10:22
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Un'esplosione di suoni, di luci, di colori, di festa, di gioia. L'esplosione d'amore, slogan che richiama il vulcano e che ha accompagnato sin dalla sua ideazione l'edizione 2022 del Vesuvio pride promosso dalla associazione pride Vesuvio Rainbow, ieri a Torre Annunziata, per circa sei ore, c'è stata davvero. Un bagno di folla che ha visto la partecipazione di centinaia di persone provenienti da tutta la Campania.

A suon di slogan, di canzoni, di cori, e di simpatiche provocazioni, la comunità Lgbt+ ha marciato lungo le strade cittadine in compagnia di associazioni del territorio e della testimonial Annamaria Torre, figlia del sindaco di Pagani Marcello Torre ucciso dalla camorra. Proprio Annamaria ha letto alcune righe quando, lungo il percorso, il corteo ha sostato all'esterno di palazzo Fienga, un tempo roccaforte dei clan. Dalle 15 circa, e per tutta la serata terminata in villa comunale e nei lidi oplontini, l'allegria, i sorrisi e i balli, hanno cancellato le polemiche che avevano caratterizzato la vigilia della manifestazione. Le scritte offensive trovate su alcuni manifesti in città, e la mancata autorizzazione da parte della dirigente dell'illuminazione della facciata del liceo scientifico Pitagora. Due episodi che hanno messo del pepe sull'evento.

Una vera equità sociale, la rivendicazione dei diritti civili, una legge nazionale contro le discriminazioni di natura omobtransfobiche. Sullo sfondo, un unico comun denominatore: il contrasto assoluto contro ogni forma di illegalità e malaffare sul territorio, che ha spinto gli organizzatori a puntare proprio su Torre Annunziata, comune recentemente sciolto per infiltrazioni della camorra: «La città a parte qualche episodio isolato ha risposto bene dice Antonello Sannino portavoce della manifestazione - Del resto in questa città c'è bisogno di cultura, di arte e di amore. Non è possibile parlare di tutto questo se non c'è il rispetto per la legalità, contro il malaffare e la camorra. I diritti contro qualsiasi forma di prevaricazione. Anche la camorra risponde alle logiche del patriarcato maschile e della violenza. Ecco perché dico che bisogna uscire fuori dal silenzio e dall'invisibilità, senza vergogna e con orgoglio. Coming out e abbattimento del muro di omertà viaggiano di pari passo. È il momento in cui un individuo riesce finalmente ad essere se stesso senza impedimenti di sorta».

«Abbiamo appoggiato questa iniziativa- ha detto il presidente della confcommercio torrese Giuseppe Manto - con molto interesse e con entusiasmo. I commercianti hanno risposto molto bene. La chiusura delle strade? Molti hanno chiesto l'isola pedonale permanente». Resta da capire l'inspiegabile decisione assunta dal liceo scientifico Pitagora. Malgrado il via libera della città metropolitana e degli stessi studenti, non è stata concessa l'autorizzazione per la illuminazione della facciata. Ufficialmente per problemi burocratici. Sannino e tutta l'organizzazione, tornano sull'argomento, attraverso un comunicato: «Un atto grave contro il sentimento diffuso in città di gioia e di pace, e contro il senso stesso di scuola, luogo di cultura e di bello. Riteniamo incomprensibili le ragioni di questo divieto e pretestuosi i problemi burocratici. Evidentemente hanno prevalso i pregiudizi».
 

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