Whirlpool Napoli, strada ancora in salita per il consorzio: «Sarà decisivo l’impegno della Regione»

Whirlpool Napoli, strada ancora in salita per il consorzio: «Sarà decisivo l’impegno della Regione»
di Alessio Liberini
Lunedì 29 Novembre 2021, 19:55 - Ultimo agg. 30 Novembre, 13:18
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E’ ormai massima la tensione che si respira alla Whirlpool di Napoli dove oggi i lavoratori si sono riuniti, nuovamente, in assemblea per discutere il futuro dello stabilimento di lavatrici con i tre segretari nazionali di Fiom,Fim e Uilm che seguono, da oramai quasi tre anni, la delicatissima vertenza. All’ordine del giorno restano due i punti cruciali di queste ultime ore: ovvero la scadenza, prevista per domani, delle proposte offerte dalla multinazionale statunitense ai lavoratori  (i circa 95mila euro di buona uscita o la nuova assunzione nel sito di Cassinetta in provincia di Varese) – a cui però hanno rinunciato quasi tutti i metalmeccanici partenopei -  e il destino del Consorzio - con capo fila l’Adler di Paolo Scudieri – a cui sta lavorando l’esecutivo per traghettare i circa 320 lavoratori napoletani verso un ambizioso piano di reindustrializzazione della fabbrica di Ponticelli ma che tuttavia non potrà partire nel breve periodo.

Dopo la lunghissima due giorni romana al Mise gli operai napoletani restano, infatti, ancora nel limbo dell’incertezza nonostante gli oltre 900 giorni di vertenza. Ora bisogna così capire quali saranno le prossime mosse del Consorzio che va a costituirsi e gli eventuali tempi per il rinserimento nel tessuto produttivo degli operai di via Argine. Mentre sembra ancora lontana la data per la presentazione del progetto industriale.  Al momento, infatti, ed almeno per i prossimi giorni è ancora in corso la trattativa tra azienda e Consorzio per la cessazione dello stabile di Napoli Est.

«Aspettiamo – spiega Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm e responsabile per il settore degli elettrodomestici, a margine dell’assemblea - una convocazione tra il 15 ed il 20 dicembre. L’importante è che a fine dicembre arrivi un momento di confronto sul piano industriale, sappiamo che è un percorso in divenire». «Riccardo Monti ( il presidente del consorzio ndr) – precisa Ficco -  ha già detto che alcune aziende hanno bisogno di più tempo. Ma nel frattempo è in corso la trattativa per la cessazione dello stabile di via Argine fra Whirlpool e il Consorzio e quindi il singolo asset a condizione agevolata. Questo, dal punto di vista dei lavoratori, cambia molto rispetto ad un eventuale trasferimento di azienda che non ci è stato, perché così gli operai si trovano in condizioni di riassunzione con tempi che purtroppo sono ancora incerti». Difatti quello di queste ore è un «momento di grande difficoltà e di rottura ma con la volontà di riprendere il tavolo di discussione. Sarà decisivo per il futuro l’impegno della Regione Campania, ora che il Consorzio si sta profilando in maniera più identificata. Siamo convinti che la Regione possa svolgere un ruolo molto importante per aiutarci a iniziare un confronto proficuo con il Consorzio» chiarisce il segratario nazionale dela Uilm.

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«Il trattamento – sottolinea, invece, Antonello Accurso, segretario aggiunto Uilm Campania - che ci è stato riservato il secondo giorno al Mise non è stato bello, cercavamo un rappresentate politico che ci garantisse la risoluzione del problema. Siccome la Regione c’è sempre stata vicina gli chiederemo una riunione per ritornare al ministero».  «Il progetto – continua Accurso - del Conorzio lo devono supportare anche da Palazzo Santa Lucia. Dalla Regione Campania devono passare molte risorse, da loro cercheremo un punto di approfondimento e poi torneremo al Mise. Ora i lavoratori si stanno iscrivendo in Naspi ma serve un accordo per il bacino industriale. Il 15 dicembre ci aspettiamo l’impegno di essere incontrati, speriamo prima però di incontrare la Regione».

«Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a supportare la vertenza e a garantire il massimo sostegno attraverso l’individuazione di strumenti e azioni idonee al fine di agevolare il passaggio dei lavoratori nel nuovo soggetto; vigilare sull'esito positivo della vicenda industriale». Si legge, infatti, nell'atto scritto a più mani tra i lavoratori della Whirlpool, i sindacati, il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e i capigruppo, approvato all'unanimità dal Consiglio della Campania solo lo scorso 26 ottobre.

Nel frattempo, invece, la data di convocazione per la presentazione ufficiale del Consorzio potrebbe essere già annunciata prima di questo natale. «Entro il 20 dicembre – racconta a margine dell’incontro di oggi al Cral dei lavoratori, Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil - arriverà la convocazione per la presentazione del piano industriale. Tre anni di lotta sono passati per avere il lavoro. Fino a che non avremo certezze sull’assunzione stabile di tutti i lavoratori, e alle stesse condizioni, la lotta non si fermerà. E oggi l’assemblea lo ha confermato».

Mentre, dopo anni di lotta con le unghie e con i denti per mantenere il proprio posto di lavoro, svolta sempre nel rispetto altrui, l’umore degli operai resta nero e i loro volti di oggi in fabbrica si mescolano in un ghigno di grande delusione dopo mesi e mesi di battaglia senza sosta. «C’è molta rabbia – spiega a malincuore l’Rsu del sito, Vincenzo Accurso -  perché ancora non c’è un percorso da seguire, il fatto che dobbiamo ancora lottare per il lavoro stanca, abbiamo finito con la multinazionale ed ora incominciamo col governo che è sempre stato sfuggente in questi periodi non presentandosi manco ai tavoli». «Il Consorzio – sottolinea l’operaio partenopeo - c’è ma è ancora tutto incerto, non sappiamo che fine facciamo e quando ci assumeranno, questo a fine fase della vertenza. Si deve continuare a lottare, la Whirlpool dal primo giorno ad oggi ha fatto ciò che voleva, il problema che il governo non da riposte ai lavoratori, mandando tecnici ai tavoli che non sanno dare risposte, è tutto incerto in una vertenza così importante e questo fa arrabbiare i lavoratori.

Sembra che l’esecutivo vuole sfuggire da questa situazione».

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