Il gioiello di Donnaregina Vecchia unisce Comune, Università e diocesi

Il gioiello di Donnaregina Vecchia unisce Comune, Università e diocesi
Lunedì 9 Dicembre 2019, 15:40
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Comune di Napoli, Curia e Università Federico II insieme per valorizzare il complesso trecentesco di Donnaregina Vecchia, nel cuore di Napoli. L'accordo di collaborazione, sottoscritto oggi dal sindaco, Luigi de Magistris, dall'arcivescovo, cardinale Crescenzio Sepe, e dal rettore, Gaetano Manfredi, consente, attraverso il lavoro congiunto delle tre istituzioni, di valorizzare il Complesso di Donnaregina, di proprietà dell'amministrazione comunale, che sarà utilizzato dall'Ateneo come sede della scuola di specializzazione in beni architettonici e paesaggistici e dalla Curia per attività pastorali e museali in continuità con il museo Diocesano che si trova nelle immediate adiacenze.

«Il risultato di oggi - ha detto de Magistris - non è un lavoro scontato e punta a valorizzare un bene comune dell'umanità, del nostro patrimonio. A noi non è mai piaciuta la logica privatistica della vendita che è invece il mantra di questi anni secondo cui bisogna fare cassa. Noi andiamo controcorrente».



Grazie alla firma dell'accordo, la Scuola di specializzazione potrà proseguire i corsi con l'ufficialità della sede e la Curia potrà utilizzarlo per la funzione pastorale ma anche per attività di rilievo collettivo. La Scuola di specializzazione occupa dal 1976 quello che fu il convento delle monache di clausura la cui edificazione fu voluta dalla regina Maria D'Ungheria. La firma dell'accordo - come sottolineato da Renata Picone, responsabile della Scuola - cade nel cinquantenario della Scuola e «ci proietta in un futuro di formazione per i nostri giovani che già oggi lavorano in tutto il mondo con il 98 per cento di occupati fra i nostri specialisti».

Dietro la firma ci sono - come evidenziato da tutti gli attori coinvolti - due anni di lavoro. «Quando c'è sinergia - ha affermato il cardinale Sepe - e buona volontà delle istituzioni si ottengono risultati straordinari nonostante le oggettive difficoltà. Dobbiamo riscoprire le tante bellezze che abbiamo e non conosciamo».

Dal rettore Manfredi è stato sottolineato «il grande valore spirituale, culturale e formativo del luogo che la presenza della nostra Scuola rende vivo. Mettere piede qui significa respirare il valore simbolico della professione». L'Università nell'ambito dell'accordo si impegna a garantire la guardiania e l'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria. Da Manfredi infine un appello alle istituzioni affinché «si possa coinvolgere il governo per reperire risorse per un restauro complessivo della struttura e in particolare degli affreschi».
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