Il ministro Messa a Capodimonte visita la mostra di Raffaello: «Sensazione di grandezza in tutti i sensi»

Il ministro Messa a Capodimonte visita la mostra di Raffaello: «Sensazione di grandezza in tutti i sensi»
di Oscar De Simone
Giovedì 17 Giugno 2021, 21:50 - Ultimo agg. 18 Giugno, 09:08
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Computer, laser e tutte le moderne tecnologie al servizio dei beni culturali e dei restauratori al lavoro nel museo di capodimonte. Un “incontro” senza precedenti tra scienza ed arte quello che questo pomeriggio è stato visionato dal ministro dell'università e della ricerca Maria Cristina Messa e dal presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, nei laboratori mobili di diagnostica installati nella sala Tiziano del museo di Capodimonte. Innovazioni tecnologiche all'avanguardia che hanno permesso di svelare cosa si nasconde dietro la “grazia e l'armonia” dei quadri di Raffaello. 

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«La sensazione è quella della grandezza in tutti i sensi – afferma il ministro Messa – di cui a volte non parliamo mai abbastanza.

La forza del nostro paese è proprio rappresentata qui con la scienza e la tecnologia. Abbiamo un patrimonio culturale incredibile e non dobbiamo mai creare antitesi tra queste tipologie del sapere ma anzi dobbiamo fonderle insieme. Ho trovato qui una grande disponibilità ed un continuo confronto tra chi si occupa di arte e chi si occupa di tecnologie. Tutti capaci di istruire reciprocamente gli altri con importanti informazioni utili a chi dovrà usufruire di queste arti, per capire cosa c'è dietro a quello che vediamo». Un evento importante ed utile al pubblico che sino al prossimo 13 Settembre, potrà ammirare un Raffaello inedito e mai visto prima. 

«La presenza del ministro e del presidente del CNR – dichiara il direttore del museo e del real bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger – delinea proprio la dimensione di ricerca che fa parte del nostro lavoro. Siamo diventati in pochi anni un grande campus culturale utile al pubblico che viene a visitarci. I nostri ospiti infatti, da oggi potranno vedere la vera tecnica di Raffaello sotto le opere che ha prodotto. Questo è incredibile ed è stato possibile grazie alla tecnologia». Collaborazioni scientifiche tra istituti italiani ed esteri, nell'ambito di un lavoro con i laboratori di restauro ed il museo di Capodimonte, che va avanti già da tre anni. «Quì è rappresentata tutta la ricerca italiana – ricorda il presidente del CNR Maria Chiara Carrozza – insieme a quella estera. Abbiamo un grande patrimonio di competenze e qui è davvero ben espresso. La scienza, attraverso questo lavoro, inizia ad entrare nei dettagli e ci “racconta” la storia di ogni opera. Ma in particolare di come l'artista ha realmente realizzato l'opera che vediamo. Tutto questo è bellissimo e si può fare solo attraverso questo tipo di lavoro e scambio di informazioni».

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