Ne parla la'utore del libro, l'ingegnere Gianni Di Nicola. «Nato come ricercatore di Scienza delle Costruzioni presso la Federico II, Renato Sparacio seppe evolversi come docente Conservatore dei beni culturali di Napoli presso l’Università di Suor Orsola Benincasa. Per cui l’atto di amore si estende al nostro immenso patrimonio artistico e culturale. Siamo andati a rivedere gli interventi del professore Renato Sparacio proprio alla ricerca delle manifestazioni del suo ingegno ed abbiamo trovato e valutato tante cose belle che vanno dal “male oscuro di Palazzo Fuga” alle origini di Villa Lucia, dalla cinta muraria della cittadella di S. Orsola Benincasa alla copertura dei mosaici di Mosè sul Monte Nebo in Giordania, dalla chiesa madre di Gibellina al Palazzo Roccella per finire con gli hangar dell’aeroporto di Capodichino, il Centro Direzionale e le sale del MED di Fuorigrotta»
«Il vasto ingegno di Renato Sparacio - riprende l'autore - si è espresso nella conservazione e salvaguardia di queste opere dal sisma per cui il libro è anche una testimonianza della sua lotta contro il sisma in una epoca in cui eravamo tutti poco preparati a questo confronto.
Una epoca in cui il buono contributo arrivava a tutti, non soltanto ai soggetti fiscali, come denaro da spendere e non come credito di imposta. Un libro, insomma, per tutti coloro ai quali piace spiegarsi i tanti perché legati alle grandi opere architettoniche dai tempi dei costruttori di Creta ai ponti sospesi nel vuoto di oggi. Concludendo: “Tutto ciò che è bello, pur essendo Matematica e senza essere Architettura”».
Gianni Di Nicola è nato a Napoli, dove tuttora risiede ed opera ed è laureato in Ingegneria presso la “Federico II”. Ha studiato lo Screenplay con le lezioni di Robert McKee ed ha svolto per anni il lavoro di ingegnere non solo in Italia, ma anche all’estero, come responsabile della Progettazione Esecutiva presso il cantiere Khazzan Street di Riyadh (Saudi Arabia). Esordisce ora come scrittore