Mercadante, nomina senza bando: prende quota l'ipotesi Andò

Mercadante, nomina senza bando: prende quota l'ipotesi Andò
di Giovanni Chianelli
Domenica 30 Giugno 2019, 09:00
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Sulla nomina del nuovo direttore del Mercadante i giochi ora si fanno seri. Il prossima 3 luglio si riunisce il consiglio d'amministrazione ed è la prima volta in cui, ufficialmente, nell'ordine del giorno compare il dibattito sul prossimo nome che dirigerà lo Stabile napoletano, dato che il mandato di Luca De Fusco, in sella dal 2011, è in scadenza a fine 2019.
 
In primavera è impazzato il totonomine: Alessandro Gassman, Toni Servillo, Enzo Moscato i nomi più prestigiosi che erano usciti da voci di corridoio e dichiarazioni semi ufficiali, più qualche proposta da «rottamazione» come Francesco Di Leva. Poi è spuntata fuori la discussione sulla natura della direzione, che alcuni avrebbero voluta divisa tra l'incarico artistico e quello amministrativo sulla scorta di esperienze come quella dello stabile romano, da qualche mese affidato a Giorgio Barberio Corsetti. L'ipotesi di un ticket tra la parte artistica e quella tecnica piace a diversi soci del cda ma dovrebbe essere legittimata da una riforma dello statuto, che al momento non la prevede; così come a questo punto sembra esclusa l'individuazione del nuovo direttore tramite un bando pubblico di selezione, che favorirebbe l'uscente De Fusco, visto l'esperienza, e i risultati, che può vantare. Proprio per questo la richiesta di un bando, di una procedura trasparente, viene tirata in ballo dallo stesso De Fusco che ha anche richiesto un parere legale sulla questione. Il testo è stato stilato da due importanti avvocati: riconoscendo la natura privatistica dell'associazione Teatro Stabile della città di Napoli, e così la discrezionalità piena in materia di concorso, sviluppa alcune riflessioni che potrebbero aprire all'introduzione di una procedura pubblica di selezione: «La natura sostanzialmente pubblica del soggetto e la sussistenza di una situazione di controllo di enti pubblici comporta criteri di individuazione dei candidati alla direzione rispettosi dei canoni di imparzialità, pubblicità e trasparenza», recita il testo.

Valori che trovano accoglimento in diversi testi della giurisprudenza recente: l'applicazione di un iter di reclutamento conforme a questi principi è connessa alla natura dell'ente. «Libero di scegliere lo strumento di individuazione, purché sia idoneo a scegliere in maniera oggettiva e trasparenza la figura professionale più meritevole». Nel frattempo lo Stabile di Genova, che pure sta rinnovando la direzione, procederà a un concorso pubblico per la prossima direzione: dal 15 luglio al 15 agosto per i candidati sarà possibile partecipare al bando. E uno di questi potrebbe essere De Fusco, come ha diverse volte «promesso» al cda se non dovesse essere fatto un bando.

Una lotta solitaria, a quanto sembra, quella dell'attuale direttore: nessuno dei componenti del cda pare prenderla in considerazione. I consiglieri sembrano andare più direttamente sul nome: qualcuno, ultimamente, aveva avanzato come possibile la candidatura del regista siciliano Roberto Andò, che però si è detto disponibile solo per la parte artistica, in considerazione della sua attività teatrale. Patroni Griffi, in proposito, non smentisce e non conferma «le diverse indiscrezioni che circolano» e si appella «al massimo riserbo ed al senso di responsabilità di tutti, visto che si tratta di una scelta delicata che va ponderata attentamente». Per questo, per discuterne, ha convocato il cda del 3 luglio: «per discuterne, l'esito non è per niente scontato», spiega il presidente che conta per quel giorno di uscire dall'assemblea con il nome del prossimo direttore del Mercadante: «Solo se non dovessimo raggiungere un accordo prenderemo in considerazione altre strade» è il parere unanime dei soci. Forse un bando?
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