S'intitola «La Napoli di mio padre» il documentario realizzato dalla regista Alessia Bottone, ealizzato con materiale di archivio Luce e altri fondi italiani con un inserito video immagini ong Sea Watch. Protagonista Valentina Bellè.premiato al Bellaria Film Festival dalla Giuria presieduta da Moni Ovadia e attualmente selezionato al Festival Cinema e Diritti Umani di Napoli e al Festival Corto Dino di Torre Annunziata. (entrambi i festival si svolgeranno on line causa Covid-19). Il film inoltre è stato selezionato al SediciCorto International Film Festival, al Festival Filoteo Alberini di Orte (Premio Miglior Montaggio e Miglior Sceneggiatura), e al concorso Signs of the Night di Bangkok, al Festival Internazionale Cinema e Donne di Firenze.
«L'idea del film nasce da due esigenze - spiega Bottone - da una parte la necessità di raccontare, in una storia, il rapporto tra padre e figlia; dall'altra la volontà di focalizzarmi sul tema della fuga, intesa dalla realtà ma anche come mezzo di sopravvivenza per i migranti e i richiedenti asilo.