Port'Alba, riparte la Saletta rossa: «Resistenza contro la povertà culturale»

La riapertura con il racconto Libreria aperta per resistenza della scrittrice Miryam Gison

Port'Alba, riparte la Saletta rossa
Port'Alba, riparte la Saletta rossa
di Gennaro Di Biase
Lunedì 13 Marzo 2023, 10:00
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Tra un bar nuovo di zecca e uno street food appena aperto, la cultura a Port'Alba mette finalmente a segno un colpo positivo. Ed è un colpo importante, anche se per ora solo temporaneo. Dopo 10 anni, alle 17.30 del 18 marzo riaprirà la storica Saletta Rossa che ospitò Kerouac, Eco, Pasolini e tanti altri grandi intellettuali nell'epoca d'oro della via dei Libri, negli ultimi decenni del secolo scorso (e all'inizio del Terzo Millenni). Sono passati 10 anni tondi dal fallimento dell'ex libreria Guida, punto di riferimento per tutta la letteratura del Mezzogiorno. I nuovi proprietari, le famiglie Grassi e Mazzei - che hanno acquisito 3 anni fa i locali vincolati dal Ministero dei Beni Culturali - nell'attesa che prenda corpo il progetto già messo a punto della factory dell'arte, tra cinque giorni riapriranno la storica saletta per dare un segnale di «resistenza». 

Ed è proprio «resistenza» la parola chiave della riapertura organizzata il 18 marzo, per un incontro promosso da Saletta Rossa srl (la società proprietaria dei locali di Port'Alba, rilevati dopo varie aste fallimentari andate deserte), Mazzei Librerie srl e realizzato in collaborazione con Libreria Langella, editore e libraio che sorge appunto a pochi passi dall'ex Guida. L'occasione - preceduta dall'evento Bookbomb, Libri in Circolo - sarà la presentazione del racconto Libreria aperta per resistenza della scrittrice Miryam Gison, che parlerà del suo testo con Anna Trieste e Lorenzo Marone. Stando alle premesse, si tratterà insomma di un matrimonio di intenti fra forma e contenuto, fra il tema del racconto e l'happening stesso (la riapertura della Saletta Rossa, appunto). Sono previsti anche i saluti del sindaco Manfredi. E, dato affatto secondario, la locandina dell'evento porta anche il titolo di una rassegna, Libri in cantiere, che lascia presagire altre presentazioni, sempre nella stessa location.

Ipotesi, quest'ultima, che non viene esclusa al momento dalla stessa famiglia Mazzei. L'inizio dei lavori per la nuova factory culturale - come documentato a più riprese anche su queste pagine - in tre anni ha purtroppo diversi rallentamenti burocratici. Entro un anno, però, facendo i debiti scongiuri, i locali storici nel centro del centro di Napoli dovrebbero tornare a essere aperti al pubblico. Definitivamente, e nel nome dell'arte e della letteratura.Non sono giorni semplici, per la storica via dei libri nel cuore dei Decumani, asfissiata da un calo di vendite di volumi nei negozi fisici in favore degli shop online e dal boom turistico, che fa pendere il mercato verso l'apertura di imprese del food. 

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È in questo contesto che sono in corso le trattative per l'assegnazione dei locali dell'altra ex storica libreria fallita, quella di Tullio Pironti, che potrebbe diventare una «risto-libreria», o anche solo «risto». Oppure «un bar». Tutto da vedere. Ecco perché, in ogni caso, il ritorno della Saletta Rossa è una boccata d'ossigeno culturale, tra Decumani e dintorni. «Quello del 18, per adesso, è un evento speciale - spiega Sara Mazzei - Si tratta di un'apertura decisa in relazione alla presentazione di questo libro. La settimana successiva dovrebbero poi finalmente iniziare i lavori. Spero durino poco, meno di un anno. Non ci metteremo molto, le cose sono definite e le idee sono chiare». La Saletta riaprirà per un evento «speciale», che però potrebbe ripetersi a stretto giro: «Nulla vieta che fino all'inizio dei lavori possano esserci altre presentazioni - prosegue la Mazzei - La Saletta è stata ovviamente messa in sicurezza, così da poter ospitare incontri e persone». «So che ci sono già diverse richieste per altre presentazioni - spiega Pasquale Langella - L'incontro del 18 è un segnale. Serve a dare un senso di rinascita alla Saletta Rossa, in funzione non solo della sua riapertura futura, ma anche del presente. In questo modo possiamo ricordare alla gente che in quegli spazi la cultura esiste ancora. E che presto la Saletta Rossa sarà aperta definitivamente e tornerà uno dei punti cardine della via del libro». 

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