Compie 24 anni il Premio Cimitile: Borrometi e De Raho tra i vincitori

Compie 24 anni il Premio Cimitile: Borrometi e De Raho tra i vincitori
Mercoledì 29 Maggio 2019, 13:41 - Ultimo agg. 16:06
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Compie 24 anni il Premio Cimitile che, quest'anno, rilancia l'identità del luogo, filo conduttore della kermesse. E tra i premiati, quest'anno, anche il giornalista Paolo Borromeo, minacciato dalla mafia per la sezione «Migliore opera edita di attualità» con «Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile», edito da Solferino. E un premio speciale a Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale Antimafia.

La sacralità del complesso basilicale paleocristiano di Cimitile viene rievocata, quest'anno, nel nome dei santi Felice e Paolino. «L'intento della rassegna è promuovere il libro e la letteratura - ha detto Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimitile - favorendo la favorendo promozione culturale e, contemporaneamente, anche la conoscenza e la valorizzazione del territorio».

La rassegna letteraria è in programma dall'8 al 15 giugno e, come da tradizione, sarà premiata un'opera inedita. «In 24 anni abbiamo laureato 24 nuovi scrittori - ha aggiunto Napolitano - portando alla ribalta nazionale scrittori emergenti». A inaugurare la rassegna, promossa dalla Fondazione Premio Cimitile con i soci fondatori Regione Campania, Città metropolitana di Napoli, Comune di Cimitile e Associazione Obiettivo III Millennio, alle 18 di sabato 8 giugno, la mostra «Il genio e la creatività nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci», a cura di Giuseppe Bacci. A seguire si terrà il convegno «Cimitile: crocevia dello spirito. Sulle orme di Felice e Paolino, tra fede, storia e pellegrinaggi».
 

«Il riconoscimento del Capo dello Stato con la medaglia della Presidenza della Repubblica testimonia il valore dell'evento - ha sottolineato Loredana Raia, consigliere regionale del Pd e componente della Commissione consiliare Cultura - Il Premio Cimitile va oltre il suo carattere letterario». «Cuore pulsante della rassegna, quest'anno, è la ritrovata identità del territorio - ha proseguito - Aver puntato sul turismo religioso è un elemento di valore perché questo tipo di turismo riesce ad aggregare ed è necessario in un tempo nel quale valori come solidarietà e cooperazione dobbiamo lavorare tutti assieme anche laicamente».

La settimana, densa di eventi e appuntamenti, culminerà con la serata delle premiazioni. Per la sezione «Migliore opera inedita di narrativa» il premio va a Roberto Contini con «L'enigma dell'Imperatore nascosto», edito da Guida editori; «Migliore opera edita di narrativa» a Giovanni Grasso con «il caso Kaufmann», (Rizzoli); «Migliore opera edita di attualità» a Paolo aborrimenti con «Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile», edito da Solferino; «Migliore opera edita di saggistica» a Tommaso Labate con «I rassegnati. L'irresistibile inerzia dei quarantenni» (Rizzoli); «Migliore opera edita di archeologia e cultura artistica in età paleocristiana e altomedievale» a Marco Muresu con «La moneta indicatore dell'assetto insediativo della Sardegna bizantina». Premio Giornalismo Antonio Ravel a Francesca Romana Elisei, conduttrice di Tg2 Post.

I premiati riceveranno «Il campanile d'argento», opera raffigurante il primo campanile della cristianità, quello delle balistiche paleocristiane di Cimitile.
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