Ha lasciato trasparire un velo di commozione, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ricordando oggi a Terni, nel corso della manifestazione unitaria per il primo maggio, Antonio Prisco, rider e rappresentante della Nidil Cgil di Napoli, morto prematuramente ieri a 37 anni. Alla sua memoria è andata infatti una delle due dediche di questo primo maggio di Landini. «Voglio ricordarlo - ha detto - perché ha dato un contributo decisivo. Oggi anche i rider, con le lotte fatte unitariamente e grazie anche alla sua battaglia, sono riusciti ad ottenere un contratto nazionale di lavoro».
Per il segretario della Cgil «i contratti nazionali devono diventare contratti che hanno valore di legge, che valgono per tutti, non è sufficiente il salario minimo, ci vogliono anche le ferie, la malattia, gli infortuni, il Tfr, tutti i diritti che uno per vivere deve avere lavorando».