Pippo Dalla Vecchia morto a 90 anni: Napoli e tutto il mondo della vela in lutto

Pippo Dalla vecchia
Pippo Dalla vecchia
di Gianluca Agata
Sabato 1 Maggio 2021, 18:19 - Ultimo agg. 2 Maggio, 10:28
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Il mondo della vela napoletana è in lutto. È morto all'età di 90 anni, ne avrebbe compiuti 91 il prossimo mese di giugno Pippo Dalla Vecchia. Battagliero per forza: da atleta, dirigente, leader. Pungente e visionario. È stato vicepresidente FIV e poi grande condottiero del circolo Savoia di Napoli. Vicino alle Olimpiadi nel 1960 (Finn) e nel 1972 (Tempest). Per anni giornalista come direttore del giornale FIV Sport Vela. 

«La storia dice che il RYCC Savoia è stato fondato il 15 Luglio 1893 - scriveva di lui Fabrizio Cattaneo della Volta, presidente del circolo Savoia in occasione dei suoi 90 anni -  Personalmente, però, posso dire di aver vissuto un pezzo di storia moderna il 10 Marzo 1991, quando Pippo fu eletto per la prima volta Presidente del Circolo Savoia.

Dobbiamo a lui la rinascita del Club, che ha portato dalle secche di una crisi profondissima a solcare i mari aperti e gli oceani. Se oggi il Circolo Savoia è tra i primi al mondo, grandissimi meriti sono di Pippo che ne conosceva ogni segreto: cucina, piante, vela, canottaggio… Nulla sfuggiva al suo controllo. Credo che tutti dovrebbero ispirarsi alla sua azione fatta di ambizione nel rispetto della tradizione». 

 

Da atleta gli è mancata la possibilità di sfidare l'immenso Paul Elvstrom nelle acque di casa: ai Giochi andò infatti a sorpresa il finnista monfalconese Bruno Trani. Nel quadriennio 1969-1972, obiettivo le regate di Kiel, Pippo combatte ancora e sfiora per la seconda volta la selezione olimpica, stavolta  nella classe Tempest. Dopo tante regate, tanto girovagare intorno ai cinque cerchi, Dalla Vecchia entra in Consiglio Federale FIV nel quadriennio 1985-1988, presidente un altro super napoletano come Carlo Rolandi. Il primo ruolo è la responsabilità dell'Organizzazione Periferica del Settore «Stampa, Propaganda e Pubbliche Relazioni» con la direzione del giornale della FIV, «Sport Vela». Nel quadriennio 1989-1992 è già vicepresidente FIV. Sfida Gaibisso alla presidenza perdendo per quattro voti. Assumerà la presidenza del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, a Santa Lucia, che vive momenti di grande difficoltà («Era una barca vecchia, di quelle nell’angolo più lontano di un pontile. Invece di demolirla l’abbiamo restaurata e rilanciata»). In pochi anni, con idee, sapienza, capacità, dedizione totale, colpi di teatro, insomma con la sua bravura, prima risana e poi rende splendente il Savoia, che inizia una nuova primavera e torna una delle grandi case della vela italiana e mondiale. Terrà le redini del sodalizio biancoblù per 22 anni, dal 1991 al 2013. Lascerà per essere poi insignito della carica di presidente benemerito. Tra i sogni la grande riqualificazione dell'area di Pozzuoli e Nisida, e la sede olimpica della vela per i Giochi di Roma 2024. 

Pippo era figlio di Aurelio, cronometrista ufficiale sportivo da cui aveva ereditato la passione per lo sport. Il segreto di lunga vita? Allenare la mente. Niente sudoku o settimanali. A Pippo Dalla Vecchia bastava conoscere a memoria il calendario dei santi. Nei saloni del circolo di Santa Lucia sono passati re come Arald di Norvegia e Vittorio Emanuele, artisti come il Riccardo Muti, Claudio Abbado e Lucio Dalla, presidenti della Repubblica come Ciampi, Scalfaro e Cossiga, Cossiga, premi Nobel come Franco Modigliani, notabili ecclesiastici come il cardinale Bagnasco ed il cardinale Sepe.

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