Autonomia differenziata, l'attacco di De Luca: «Il governo spacca l'Italia»

L'attacco del governatore all'esecutivo: «Abbiamo l'unico Governo cinematografico del mondo che si esibisce e non ha proposte politiche»

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
Venerdì 3 Febbraio 2023, 15:47 - Ultimo agg. 26 Marzo, 22:15
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Un duro attacco al governo arriva dalla " target="_blank">diretta Facebook del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. «In Italia - ha detto il governatore - abbiamo l'unico Governo cinematografico del mondo. Abbiamo un presidente del Consiglio che quando si muove non propone iniziative politiche, ma sembra esibirsi in una sfilata sul red carpet di Hollywood. Abbiamo un presidente del Consiglio che non guida il Governo, ma manovra la macchina cinematografica, perché nel merito i risultati sono praticamente inesistenti». De Luca ha aggiunto poi: «Abbiamo un Governo che si caratterizza anche per il fatto che dice esattamente il contrario di quello che ha detto qualche anno fa. Il presidente del Consiglio, sui migranti, ha parlato per anni della necessità di fare un blocco navale davanti alla Libia, il blocco navale si è perduto nelle nebbie. Abbiamo avuto mesi di ammuina sulle navi da cui sbarcavano i migranti, ora la situazione è esattamente quella di prima. Abbiamo ascoltato per anni la proposta della Meloni di ridurre le accise sulla benzina, anche di questa misura abbiamo perso le tracce».

Il governatore continua il suo attacco all''Esecutivo: «Sulla nazione questo Governo fa una valanga di retorica e poi ci ritroviamo con l'avvio della distruzione della nazione nella sua unità, perché hanno approvato un'ipotesi di legge sull'autonomia differenziata che spacca l'Italia sui grandi servizi di civiltà, sanità e scuola pubblica». Il presidente della Regione ha spiegato che «l'autonomia differenziata è una grande truffa e un grande pericolo perché non affronta la sostanza dei problemi che riguardano il divario fra Nord e Sud, il primo dei quali è quello della spesa pubblica allargata.

Al Nord per ogni cittadino arrivano 17mila euro l'anno, al Sud 13mila euro l'anno, in Campania 12mila euro l'anno pro capite».

Il presidente di regione ha commentato la situazione di uno dei settori pubblici più in difficoltà, quello della sanità. «La cosa davvero scandalosa - ha affermato Vincenzo De Luca - è che in questo momento si sta determinando un problema drammatico per quanto riguarda il personale sanitario. Ripeto ancora una volta che, se la situazione rimane questa, fra poche settimane le aziende ospedaliere faranno fatica a mettere in piedi i turni nei pronto soccorsi. La carenza di personale è diventata drammatica ma nessuno a livello nazionale sta affrontando il problema che è ormai apertamente di fronte ai nostri concittadini, a conferma che probabilmente hanno in testa non di valorizzare la sanità pubblica nel nostro paese, ma di valorizzare un altro tipo di sanità, fatta di assicurazioni individuali da parte dei cittadini».

Secondo De Luca «l'unità del paese è a rischio, il Sud è condannato al degrado e i nostri figli saranno costretti a emigrare. I nostri interlocutori non si rendono conto che, se non si recupera il divario Nord-Sud, l'Italia finirà per non contare nulla sulla scena del mondo, già oggi contiamo poco al di là delle esibizioni del presidente del Consiglio e delle sfilate quotidiane sul red carpet». «Alla fine conterà la sostanza e la sostanza è questa che abbiamo davanti agli occhi - ha proseguito il governatore -. Iniziamo a riflettere, perfino al di là delle collocazioni politiche, per difendere l'unità del Paese, la scuola pubblica e la sanità pubblica che è indispensabile per la povera gente». Per il governatore, infine, bisogna prepararsi a un attacco al Meridione. «Prepariamoci ad avere una campagna giornalistica di aggressione al Sud - spiega De Luca - perché devono in qualche modo giustificare le decisioni sull'autonomia differenziata». Il presidente di regione fa anche un primo esempio: «Ieri è circolata per poche ore una notizia falsa: che a Napoli nel 2020 o 2021 i morti di covid erano i più elevati d'Italia. Una notizia totalmente falsa, provocatoria per cui eravamo già pronti a querelare i diffusori della notizia, ma è scomparsa».

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