Autonomia, Pd nel caos: consiglieri regionali divisi

Convocato il "parlamentino" campano

Piero e Vincenzo De Luca
Piero e Vincenzo De Luca
di Luigi Roano
Giovedì 13 Luglio 2023, 10:11
5 Minuti di Lettura

«Non c'è un problema Campania o napoletano, al massimo con qualche salernitano» commenta ironicamente uno dei big del Pd alla vigilia della due giorni contro l'Autonomia differenziata che si terrà a Foqus nel cuore dei Quartieri spagnoli. Insomma, i dem cercano di fare squadra e snobbano le assenze annunciate - salvo clamorosi colpi di scena - del governatore Vincenzo De Luca e del figlio parlamentare Piero alla prima manifestazione nazionale del Partito per dire no al regionalismo. Non l'unico problema perché nel gruppo regionale dei dem c'è una spaccatura forte, una conseguenza del no di De Luca. E a seconda del punto di vista da cui la si vede cambiano le prospettive. Per chi sta con la Schlein - e al gruppo regionale tutti votarono alle primarie il governatore dell'Emila Romagna Stefano Bonaccini incluso l'ex sindaco di Salerno - significa che De Luca non è più il deus ex machina di un tempo, perde pezzi, non c'è più la compattezza di prima che scatenasse la guerra contro il partito e la Schlein. E la spaccatura quindi porterà qualcuno del regionale alla manifestazione. Anche perché sabato Bonaccini, che è il presidente del Pd, sarà a Napoli e parlerà subito prima della chiusura affidata alla Schlein. E Bonaccini dagli abboccamenti con la Lega al no al regionalismo gridato assieme alla segretaria ne ha fatta di strada nel percorso inverso in pochi mesi. È un tema politico che investe il gruppo regionale, sono nove i consiglieri incluso De Luca, dove c'è chi pur condividendo la manifestazione del Partito fa sapere «che non vuole avere problemi».

Cosa significa? Che il veto di De Luca - non è un caso la convocazione del Consiglio regionale proprio per domani nelle stesse ore in cui si apre la manifestazione - pesa eccome. La personalità del presidente della Regione è spigolosa soprattutto con chi sente di avere tradito la sua fiducia. Ma è anche un modo dei regionali di far sapere alla Schlein di mettere mano al partito regionale e fare chiarezza. In questo clima però c'è anche chi fa sapere di non essere «al guinzaglio di nessuno» e che alla manifestazione ci sarà. Tutte le fiches sono puntate su Massimiliano Manfredi - fratello del sindaco Gaetano che aprirà la giornata clou di sabato quando ci sarà la Schlein - e qualcuno scommette che possa essere presente anche Bruna Fiola. Chi voleva esserci ma non può è Mario Casillo, il capogruppo. Doveva aprire uno dei panel della kermesse politica di domani ed è stato depennato dal programma perché appunto impegnato in Aula. A oggi le cose stanno così: a Napoli la squadra nazionale si presenta compatta con tutte le componenti del partito ai nastri di partenza. Infatti al netto di presidente e segretaria alla due giorni prenderanno parte Michele Emiliano, Antonio De Caro presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Matteo Lepore sindaco di Bologna, la senatrice Valeria Valente e il parlamentare Marco Sarracino, l'ex sottosegretario Enzo Amendola, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, Teresa Armato assessore e riferimento in Campania dell'area Franceschini e molti altri.

Nel campo dell'ex sindaco di Salerno invece ci sarà qualche defaillance nel gruppo regionale figlia della spaccatura. Il tema della partecipazione è comunque molto sentito da ambo le parti.

Per esempio i saluti introduttivi li farà Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano, insieme ad Antonio Misiani, parlamentare e commissario regionale del Partito. Annunziata - bonacciniano - non era certo né che ci fosse né che facesse un discorso ma domani non saluterà soltanto. Stando a quello che trapela dovrebbe fare un discorso molto incentrato sull'unità del partito e al richiamo di questo valore per contrastare il regionalismo e non è escluso - la riflessione è ancora in atto - che possa presentare un documento politico. C'è l'appoggio in questo senso del Pd a Napoli, capogruppo è Gennaro Acampora che pure ha votato Bonaccini, e di molti circoli.

Video

E lo stesso Annunziata si sta dando molto da fare nell'inviare inviti e andare per i circoli, ieri è stato per esempio ad Arzano comune a nord di Napoli afflitto dalla piaga della camorra e più volte sciolto per infiltrazioni. Insomma, alla cortina fumogena alzata da De Luca intorno alla kermesse per cercare di rimescolare le carte, al braccio di ferro del governatore con il gruppo regionale, il resto del partito nazionale ma anche e soprattutto campano e napoletano sta cercando di rispondere con fatti politici concreti. E tra questi la presenza sul palco del sindaco di Napoli le cui dissonanze con De Luca sono arcinote. E quella di Roberto Fico, ex presidente della Camera in rappresentanza del M5S. Non banale la presenza di Fico nella città dove il campo largo è nato e grazie a esso è stato eletto Manfredi a sindaco di Napoli contro il quale De Luca si è battuto fino all'ultimo momento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA