Berlusconi, funerali di Stato a Milano: De Luca e De Laurentiis con la pattuglia campana

La delegazione di Forza Italia guidata dal coordinatore regionale Fulvio Martusciello

Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito ai funerali in Duomo
Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito ai funerali in Duomo
di Dario De Martino e Gennaro Di Biase
Giovedì 15 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16 Giugno, 09:09
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C'è chi ha definito Napoli e la Campania «la seconda casa» di Silvio Berlusconi. Così città e regione non sono mancate all'appuntamento per l'ultimo saluto al Cavaliere. Una truppa folta di campani ha partecipato ieri ai funerali di Stato in Duomo a Milano. Un'ampia delegazione di Forza Italia guidata dal coordinatore regionale Fulvio Martusciello, certo. Ma anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca che è stato sempre dall'altra parte della barricata politica rispetto a Berlusconi. Tra i campani c'erano anche l'ex compagna del Cavaliere Francesca Pascale, giunta in lacrime in cattedrale, e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, accompagnato dal patron della Lazio ed ex presidente della Salernitana Claudio Lotito. Al termine della messa in Duomo, De Laurentiis si ferma ad omaggiare la famiglia del Cavaliere. «Forza Napoli», dice qualcuno nella folla, tra le tante persone che sono andate in piazza rivolgendosi al numero uno azzurro che si appresta a raggiungere il Duomo. Il patron risponde con un occhiolino. Una scenetta ripresa da un telefonino e finita sui social.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, invece, ha fatto recapitare una corona di fiori. In rappresentanza del consiglio comunale e della città c'erano invece due esponenti azzurri Salvatore Guangi ed Iris Savastano. «Rappresentare la città di Napoli oggi è stato un onore immenso, il presidente ha avuto il funerale che meritava», le parole dei due rappresentanti azzurri nell'assise cittadina. All'esterno del Duomo, invece, c'erano una quarantina di ragazzi napoletani. Sono arrivati con un pullman organizzato da Forza Italia giovani. Ma anche dentro la cattedrale è folta la delegazione di Forza Italia. L'eurodeputato e numero uno azzurro in Campania Fulvio Martusciello è particolarmente commosso: «Un applauso così lungo non lo avevo mai sentito. Quando è entrato il feretro in chiesa è stato come quando lui entrava nella sala e saliva sul palco. Lo renderemo orgoglioso per quello che faremo. Vinceremo nel suo nome». Martusciello è arrivato direttamente da Strasburgo insieme alle colleghe salernitane Lucia Vuolo e Isabella Adinolfi. «Il Paese perde un grande uomo.

Lo testimonia il grande affetto che in questi giorni ha travolto i familiari e le tantissime persone, non solo esponenti del mondo della politica, che hanno seguito la cerimonia funebre», dice Adinolfi.

Non potevano mancare i parlamentari azzurri Francesco Silvestro, Francesco Maria Rubano e Annarita Patriarca che dice commossa: «I napoletani non dimenticheranno mai il suo nome e la sua grandezza. È un uomo già entrato nei libri di storia e la commovente partecipazione di oggi lo dimostra». «Questa giornata è la dimostrazione che il Paese è compatto nel giudizio positivo su Berlusconi», aggiunge Silvestro. «Le testimonianze di affetto di quanti hanno affollato Piazza Duomo certificano il legame speciale che il presidente ha creato col Paese», sottolinea invece il deputato sannita Rubano. Restando nel Beneventano, non ha potuto partecipare al funerale il sindaco di Benevento Clemente Mastella a causa di un ricovero al Gemelli di Roma per alcuni accertamenti «programmati da tempo» come ha spiegato al Mattino. Altri volti, invece, si notano tra gli ex parlamentari di Fi campani come Mara Carfagna e Alessandra Mussolini, oggi eurodeputata, romana ma legatissima alla città in cui è stata anche candidata a sindaco. Insieme al fratello Fulvio, è arrivato a Milano anche Antonio Martusciello, storico parlamentare campano di Forza Italia e per anni riferimento di Berlusconi all'ombra del Vesuvio. Nella cattedrale non è mancato nemmeno l'ex presidente della Regione e oggi capo dell'opposizione in consiglio Regionale Stefano Caldoro. Forse non tutti s'aspettavano, invece, la presenza di De Luca che però già nei giorni scorsi aveva parlato del Cavaliere come di «un combattente» che «ha lavorato fino all'ultimo» e «merita rispetto».

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Non solo politici. Per l'estremo saluto c'erano anche diversi professionisti partenopei, che hanno «sottratto ore al lavoro» per omaggiare Berlusconi. Tra loro, Alessandro Mazzone, 53 anni, avvocato penalista e presidente deI Cavalieri della Tavola campana. «Stare in quella piazza è stato davvero emozionante dice ho lasciato il lavoro per qualche ora per rendere omaggio a un imprenditore straordinario, grande esempio di successo e, credo, generosità. Sono convinto che il suo ricordo resterà positivo. L'ho salutato anche perché il mio defunto padre Antonio, storico esponente della destra partenopea, avrebbe voluto così». C'era anche Enzo Ferrieri, amministratore delegato del Gioia Group (98 punti vendita, tra cui quelli di Cioccolati Italiani): «Mi sono trasferito a Milano a 18 anni, ora ne ho 38 racconta Berlusconi per me è stato l'esempio di un imprenditore che sa sognare e portare avanti le idee con estremo coraggio. È stato un modello di riferimento nel lavoro: il suo venire dal nulla, il suo rivoluzionare la comunicazione, la capacità di vincere nello sport e di sorridere anche nelle sconfitte, rialzandosi sempre». Davide Biglietto è un ristoratore, titolare de L'Antro della Sibilla nel capoluogo lombardo: «Sono arrivato in moto per evitare il traffico dice era doveroso venire. Mi sono trasferito a Milano anche per seguire il suo esempio imprenditoriale. In questa città il Cavaliere è di casa per tante famiglie». 

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