Comunali a Napoli, Maresca nell'ex feudo rosso: «I simboli dei partiti? Sono civico, me ne frego»

Comunali a Napoli, Maresca nell'ex feudo rosso: «I simboli dei partiti? Sono civico, me ne frego»
di Valerio Esca
Martedì 22 Giugno 2021, 15:00 - Ultimo agg. 23 Giugno, 08:07
4 Minuti di Lettura

In duecento per il primo comizio di Catello Maresca, che lancia il guanto di sfida ai suoi avversari di centrosinistra dall'ex fortino rosso di Ponticelli. L'incontro pubblico è durato poco più di mezz'ora, ma non è passato inosservato. Maresca dal palco lancia un messaggio chiaro ai partiti di centrodestra, con termini che sicuramente non rientrano nel manuale del politically correct.

«Mettiamo da parte vessilli e ragioni di stato, dialoghiamo sui contenuti e programmi, la gente ha bisogno di risposta ai problemi concreti. Ce ne fottiamo dei simboli». La strada è segnata. Maresca andrà avanti senza simboli dei partiti nella sua coalizione civica. Spetterà ai tre leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia tirare le conclusioni. La rottura con il partito di Giorgia Meloni è però dietro l'angolo, tanto che la presidente di FdI potrebbe decidere di correre come capolista a Napoli, con Sergio Rastrelli candidato sindaco. La replica piccata al pm arriva dal coordinatore cittadino degli azzurri, Fulvio Martusciello: «Sto consultando sul vocabolario cosa significa il verbo fottere.

In vita mia non l'ho mai usato, e come me oltre il 90 per cento dei napoletani». Maresca dalla postazione allestita a piazza Egizio Sandomenico, luogo simbolo dedicato alle vittime della criminalità, rimarca: «Sono un civico, non ho nessuna intenzione di negare la mia storia, resterò sempre un civico indipendentemente e l'invito che faccio a tutti i soggetti politici che dovranno accompagnarci è ragioniamo sule cose, di progetti e di programmi. Venite, la nostra porta è aperta - aggiunge il pm - Napoli ha bisogno di fatti. Napoli non si gestisce, non si amministra, Napoli si ama. Sono i napoletani che lo vogliono, non è Catello Maresca. Voglio un confronto sui programmi, l'ho detto agli altri candidati, confrontiamoci sulle cose concrete, risposte, modalità operative, squadre. Bisogna interrogare i candidati sulle cose da fare e perché non l'hanno fatto fino a ieri. Le chiacchiere stanno a zero». 

Video

Presenti a sostegno di Maresca simpatizzanti ed ex esponenti di centrodestra, fino a soggetti legati al mondo progressista-riformista che guarda con interesse al progetto del magistrato. In piazza Salvatore Varriale, ex caldoriano ed ex consigliere comunale Pdl, Gianni Maddaloni, noto per l'impegno sociale con la sua palestra a Scampia e papà dell'olimpionico Pino, Stefano Di Vaio, ex cozzoliniano, che punta alla presidenza dell'ottava Municipalità con la lista di Maresca, Peppe Balzamo ex Pd, che insieme all'ex segretario generale della Cisl Campania Lina Lucci (anche lei presente, tra i pochi a prendere la parola sul palco) sarà candidato nelle civiche del pm, Francesco Chirico, del coordinamento nazionale di demA e presidente della seconda Municipalità, Alessandro Nardi, ex vicecapo di Gabinetto al Comune di Napoli con de Magistris, poi alla presidenza della Napoli holding e della Mostra d'Oltremare. Infine Riccardo Guarino di Rinascimento partenopeo (ex demA) e Ugo Chirico, un tempo consigliere municipale a Chiaia-Posillipo con An. «Se Maresca andrà avanti con un percorso civico sarà interessante esserci - sottolinea Francesco Chirico - se si fa un percorso di destra non mi interessa per niente. Non ci sono partiti, ma persone che vengono da esperienze diverse» rimarca Chirico. Poi l'affondo contro Martusciello: «Le liste non le fa Fi, Martusciello e company. Altrimenti non è più un percorso civico, ma diventa un'altra cosa». Presente anche l'associazione di Giuliano Annigliato, Essere Napoli, che ha già pronte le liste al Comune e alle Municipalità, che «si assume un impegno, quello di rimodulare le aree mercatali per restituirle alla cittadinanza e migliorare la qualità della vita». «Io credo nel progetto civico di Maresca, mi ha convinto» ha invece detto dal palco Lina Lucci

© RIPRODUZIONE RISERVATA